Non soltanto l’accorpamento, ma la fine di una storia tra le eccellenze dell’istruzione in Abruzzo. E’ questa la partita che si gioca sull’istituto Nautico di Ortona, che nel piano di dimensionamento scolastico all’esame delle istituzioni è candidato a perdere la sua autonomia. Ma a differenza delle altre scuole, per il Nautico di Ortona il declassamento comporterebbe anche l’impossibilità di assicurare ai suoi diplomati un titolo di studio spendibile nel mondo del lavoro marittimo. Spiega tutto il dirigente scolastico Andrea Alongi. “L’Istituto sta da tempo avviando la lunga e complessa procedura per acquisire la Certificazione di qualità prevista dal Protocollo d’Intesa tra il MIUR e il MIT (Ministero delle infrastrutture e trasporti), protocollo finalizzato all’implementazione dei requisiti richiesti dalla Convenzione STCW. Non si tratta di una comune certificazione, ma di quella che gli attuali Istituti Nautici devono avere per garantire ai futuri diplomati il possesso delle competenze necessarie per accedere alla carriera marittima come Allievo Ufficiale di Coperta o Allievo Ufficiale di Macchina nel rispetto dei requisiti stabiliti dalla Convenzione sopra citata, alla quale tutte le Agenzie formative della Gente di Mare devono far riferimento. Finora i diplomati dei “vecchi” Istituti Nautici potevano, con il semplice titolo di studio, intraprendere la carriera di Allievi Ufficiali; dopo che la riforma degli ordinamenti scolastici sarà giunta a completamento, la scuola da cui usciranno i “nuovi” diplomati dovrà necessariamente possedere la certificazione che l’Istituto ortonese sta acquisendo in questi mesi. Qualora L’Istituto “L. Acciaiuoli” dovesse essere coinvolto nel prossimo “dimensionamento” degli istituti scolastici, “-spiega Alongi- “l’iter della certificazione sarebbe di necessità interrotto, non solo per gli innumerevoli adempimenti burocratici che impegnerebbero per mesi gli Uffici di Segreteria, ma soprattutto perché, con il dimensionamento, basterebbe il cambio di denominazione ufficiale (l’attuale “Istituto Logistica e Trasporti” diverrebbe “Istituto di Istruzione Superiore”) per snaturare l’identità della scuola e vanificare tutto il cammino intrapreso”. L’appello nelle ultime ore è stato raccolto non soltanto dall’intera popolazione scolastica del Nautico, ma dalla Città di Ortona, che ha approvato in Consiglio Comunale un documento a firma del capogruppo del Pd e consigliere provinciale Tommaso Coletti e dalla stessa Regione, che all’emiciclo ha votato unanimemente una risoluzione a firma Franco Caramanico. L’assessore regionale all’istruzione Gatti e lo stesso governatore Chiodi sono stati messi al corrente del rischio di azzeramento di una scuola che garantisce da decenni la piena e immediata occupazione dei suoi allievi, provenienti da tutta la regione e anche oltre. Insomma per il Nautico c’è forse ancora una… scialuppa di salvataggio.
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