“Non hanno rispetto nemmeno per i morti! Guardate il monumento ai Caduti del mare, guardate cosa c’è davanti, una discarica a cielo aperto!”. Queste le parole di Mimmo Grosso, si sentono naviganti di serie B i pescatori che non ci stanno, non vogliono che venga insabbiato, in tutti i sensi, il monumento ai caduti del mare vicino alla stazione marittima, lungo la golena sud del porto di Pescara. Mimmo Grosso spiega come la sabbia dragata dal porto turistico adiacente sia finita qui, in quella che definiscono una vera e propria discarica. I marittimi si sentono offesi: “Per decidere sul deposito dei fanghi e delle sabbie del dragaggio del porto canale si sono impiegati mesi, invece per le sabbie del porto turistico, sono serviti pochi giorni per depositarle qui, vicino ad un simbolo per non dimenticare i nostri padri, i nostri fratelli, morti in mare.” Intanto oggi è rientrata la protesta annunciata dalla marineria che avrebbe dovuto nuovamente bloccare l’asse attrezzato per riportare l’attenzione sulla cassa integrazione ai dipendenti, 6 mesi non ancora percepiti, e sugli indennizzi agli armatori per il fermo biologico. Un atto di responsabilità, lo hanno definito i pescatori, i cui rappresentanti hanno incontrato stamani il Prefetto di Pescara D’Antuono che ha dato assicurazione di un suo quotidiano interessamento e che ha parlato con il sottosegretario Castiglione, il quale, dopo le elezioni, sarà a Pescara proprio per discutere della situazione della marineria. Inoltre il Prefetto ha precisato che lunedì prossimo sarà firmato il decreto del Patto per lo Sviluppo, di 2.5 milioni di euro.
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