Tutti ai blocchi di partenza, via: comincia l’iter parlamentare della legge di stabilità con un percorso che inizia dal Senato dove parte la sessione di bilancio. Una manovra per il 2014 da 11,6 miliardi per la quale si annuncia una vera e propria corsa ad ostacoli con il pressing di forze politiche e parti sociali per i numerosi cambiamenti, annunciati e richiesti; perché, se è vero, come detto al momento del varo dal premier Letta, che per la prima volta da anni non si aumentano le tasse, proprio sulle tasse si concentrano gli strali di alcuni partiti. Senza, poi, contare il capitolo lavoro con le parti sociali, imprese e sindacati, sul piede di guerra.Convinto che si potesse fare molto di più e meglio Gianni Di Cesare, Segretario Generale della Cgil, il quale al nostro microfono ribadisce come ” La vera priorità nazionale e abruzzese ossia il lavoro sia rimasta ai margini di questa legge con ciò che questo comporta per il rilancio di un’economia che in molte aree della nostra regione ha perso credibilità e speranza”. “Discorso a parte,poi, va fatto per i fondi destinata dalla Legge di stabilità alla ricostruzione aquilana – commenta Di Cesare- briciole rispetto a quanto necessità una intera comunità per riprendersi vita e dignità. Plauso, infine, all’incontro di ieri col Sottosegretario Legnini grazie al quale sono state messe a fuoco le priorità abruzzesi rispetto a questa legge”.
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