Sono stati identificati e arrestati gli autori dei due furti messi a segno in due gioiellerie del capoluogo, all’interno dei centri commerciali “Quattro Cantoni” e “Il Globo”.
Si tratta di quattro giovani rumeni tra i 20 e i 35 anni, che i carabinieri del comando provinciale dell’Aquila, unitamente alla compagnia di Frascati, hanno tratto in arresto proprio a Frascati, in esecuzione delle ordinanze di custodia cautelare emesse dal gip Marco Billi su richiesta del pm David Mancini.
Agli indagati vengono contestati il furto compiuto il 4 novembre nella gioielleria “Oro e argento” per 56mila euro, e l’altro, del 15 novembre a “Sarni oro” per un bottino di 140mila euro.
Gli arresti sono scaturiti da un’altra indagine avviata dai carabinieri di Frascati volta a perseguire una associazione per delinquere finalizzata allo sfruttamento della prostituzione di giovani ragazze provenienti dall’ Est Europa, messe a lavorare sulle strade della periferia Sud-Est di Roma da una banda di romeni dedita anche a reati di matrice predatoria. Le intercettazioni telefoniche hanno consentito di accertare che le ragazze avviate alla prostituzione venivano vendute ed acquistate tra gli appartenenti alla banda in cambio, oltre che di denaro, anche di gioielli ed orologi, tutti puntualmente risultati provento di furto.
Gli indagati infatti, nelle telefonate, facevano chiari riferimenti ai raid eseguiti a L’Aquila ed alla refurtiva asportata, che poi utilizzavano per “comperare” ragazze da avviare sulla strada. L’analisi dei tabulati ha consentito di localizzarli in città in occasione dei reati.
A rafforzare ancora di piu’ la tesi degli investigatori il risultato della comparazione del Dna di uno degli arrestati con alcuni campioni di sangue che erano stati repertati dai militari dell’Aquila sulla scena del crimine.
Infatti uno dei banditi, dopo aver utilizzato la sega circolare a scoppio si era tagliato con la saracinesca della gioielleria “Sarni Oro”.
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