L’AQUILA – Al Lecce bastano i primi venti minuti per imporsi al Fattori, finisce 1-0 per Miccoli e compagni grazie ad un gran gol di Papini che permette ai pugliesi di restare in corsa per il primo posto. L’Aquila della prima parte del primo tempo è la fotocopia di quella vista con il Frosinone, troppo bassa, troppo rinunciataria, troppo impaurita dell’avversario. Il Lecce ha pressato alto, fatto gioco e sostanzialmente ha chiuso l’Aquila nella propria metà campo fino al gol di Papini. Poi il tema tattico è cambiato, meglio i rossoblù pericolosi però solo su palla inattiva. Pagliari cambia modulo, 4 4 2 con Pià dal primo minuto e Carcione in mediana con Del Pinto, Frediani e Gallozzi sono gli esterni, parte dalla panchina Alberto Libertazzi. Lerda risponde con il suo collaudato 4 4 1 1, Bogliacino tra le linee a supporto di Miccoli. Dirige un ottimo Mangialardi di Pistoia davanti a 3000 spettatori. Il Lecce spinge da subito ma la prima palla gol è dell’Aquila. Il piede di Carcione pennella, Pomante di testa a botta sicura, perucchini si esalta e dice no. Carcione fatica a trovare ritmo e a creare gioco, quando è pressato dagli ospiti sono palle perse costanti e dolori grossi. Minuto 17 Papini da 25 metri, Testa, oggi alla presenza numero 100, è battuto e il Lecce passa. L’Aquila si sveglia, prende campo e prova a farsi vedere dalle parti di Perucchini. Pià inventa, De Sousa sta per calciare, Diaz salva tutto per il Lecce. Pià è la nota lieta della giornata di oggi: qualità, corsa e spirito di abnegazione. Qualcuno dovrebbe prendere esempio. Il Lecce cambia atteggiamento. Da squadra padrona del campo a squadra tatticamente perfetta. Spazi chiusi e rischi 0. E’ la filosofia vincente di Lerda e per L’Aquila trovare lo spiraglio giusto non sarà facile. Carcione subisce un fallaccio da Papini: secondo giallo e e Lecce in dieci. Nel secondo tempo un lampo di Pià in apertura con un sinistro secco disinnescato da uno strepitoso Perucchini fa leccare i baffi al pubblico aquilano ma il Lecce non concederà spazi e correrà zero pericoli. Pagliari cambia assetto. Fuori Gallozzi e Frediani, dentro Corapi e Libertazzi. 4 3 1 2 il nuovo sistema con Pià trequartista che dopo poco lascerà spazio a Ciciretti. Ma a centrocampo c’è un traffico degno del raccordo nell’ora di punta e L’Aquila non riesce a trovare la giocata. Il colpo di testa di De Sousa termina alto, sul capovolgimento di fronte  Lecce vicino al raddoppio con Beretta che sfiora il palo. Non c’è altro da raccontare. In estrema sintesi: approccio pessimo e tanta fatica in fase di impostazione per cercare il pari: un pericoloso dejavù da risolvere per fare il salto di qualità. Note positive? Inacio Pià, giocatore di grosso spessore. Un valore aggiunto preziosissimo.

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