Dal prossimo 15 giugno tutti i cittadini aquilani che hanno realizzato, nel post sisma, le casette in legno sulla base della delibera 58 del 2009, non percepiranno più il contributo di autonoma sistemazione.
È quanto prevede la delibera approvata martedì dalla giunta comunale che stabilisce la revoca del Cas in considerazione del fatto che i beneficiari hanno la disponibilità di una unità abitativa che consente loro una sistemazione alloggiativa alternativa.
Sulla vicenda abbiamo ascoltato il parere di Antonio Fiore, presidente del Comitato 58.
“Molti di noi hanno rinunciato al Cas al momento della realizzazione delle casette”, ha sottolineato. Si tratta di circa il 40% dei circa 1050 complessivi. I restanti 600 percepiscono il contributo di autonoma sistemazione.
Fiore ha specificato che in cinque anni il massimo del beneficio è quantificabile in circa 35mila euro a fronte di una spesa, per la realizzazione delle abitazioni, che nel minore dei casi è di circa 100mila euro.
“Personalmente sono tra coloro che hanno rinunciato al Cas – aggiunge Fiore – e valuto positivamente l’atto del Comune perché finalmente viene fatta chiarezza sulla vicenda”.
Per quanto riguarda invece le casette realizzate, il Comitato incontrerà a breve il Sindaco dell’Aquila al quale chiederà una soluzione al problema. La richiesta da parte del Comitato 58 sarà quella di individuare il modo per far sì che le casette realizzate nel post sisma restino al loro posto definitivamente.
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