Ora c’è anche un’inchiesta della magistratura. L’Areoporto dei Parchi di Preturo è oggetto sempre più misterioso, frutto di una gestazione a voler essere eufemisti “travagliata”. L’indagine è assolutamente top secret, ma deve avere una certa consistenza se –come anticipa stamani il quotidiano “Il Centro”- è appannaggio addirittura della Procura Distrettuale antimafia. A generarla potrebbe essere stata una serie di esposti riguardanti la gestione dell’aviosuperficie da parte dell’Aeroclub. Ma al setaccio degli investigatori ci sarebbe l’attività fino ai giorni nostri, con la gara di appalto con la quale è stata affidata la gestione della struttura alla società Xpress, sottraendola proprio all’Aeroclub. Circostanza che provocò una coda di denunce in sede penale e in sede amministrativa. Il Comune dell’Aquila decise di puntare sullo scalo per i voli commerciali, bandendo una gara per la gestione vinta dalla Xpress. Dopo annunci a ripetizione e un lungo contenzioso con l’Enac per ottenere non senza fatica l’autorizzazione all’apertura, finora lo scalo è stato utilizzato solo una volta, il 19 dicembre, con il volo inaugurale da Ciampino all’Aquila con a bordo amministratori comunali e giornalisti. Da allora tutto è rimasto fermo. La Regione ha anzi revocato il finanziamento per le assunzioni effettuate dalla Xpress, ritenendo che esse sarebbero state destinate non solo all’aeroporto, ma anche ad altre attività. Adesso l’indagine dell’antimafia, avvolta dall’assoluto riserbo, ma che apre scenari ancora più inquietanti.
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