La bandiera dell’Aquila con i suoi due colori il nero e il verde, che rappresentano, dal terremoto del 1703, il lutto e la speranza della città, da ieri sventola davanti a Porta Barete, laddove è aperto un cantiere per gli interventi sul muro di contenimento di Via Roma.
La bandiera è stata posta lì davanti probabilmente da comuni cittadini e appartenenti alle molte associazioni che da tempo si sono attivate per chiedere la riqualificazione dell’intera zona adiacente alla Porta storica di accesso del capoluogo abruzzese, uno dei simboli, dunque, dell’identità aquilana.
Per il recupero di Porta Barete oltre alle associazioni, si erano mobilitati anche diversi docenti universitari che hanno sottoscritto un manifesto culturale.
Ora temono che quel cantiere, all’ingresso del ponte di Via Vicentini, possa rappresentare il definitivo abbandono del progetto di recupero dell’area e dunque, la mancata restituzione alla città di una delle sue storiche porte di accesso.
Le porte urbiche sono infatti l’elemento che caratterizza le mura aquilane e Porta Barete era la porta di riferimento del rione di San Pietro.
Nella prima metà dell’Ottocento venne ricoperta e parzialmente demolita per rendere minore la pendenza della strada di accesso alla città. Molti storici hanno ritenuto lo smantellamento di Porta Barete come una mancanza di sensibilità della cittadinanza nei confronti della propria storia e dei propri monumenti.
La bandiera neroverde, posta oggi all’interno di quel cantiere, rappresenta forse il recupero di quella sensibilità da parte di molti e già si annunciano, in città, delle manifestazioni per chiedere al Comune di bloccare i lavori e restituire a L’Aquila un pezzo della sua storia.
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