Cautamente ottimisti, come si suol dire in questi casi, Cgil, Cisl e Uil, all’indomani dell’incontro al Ministero dello Sviluppo Economico, sulla delicata situazione della Italcementi di Scafa. Lo stabilimento rischia la chiusura come annunciato qualche tempo fa dall’azienda. 170 lavoratori, tra stabili e indotto, temono per il loro futuro occupazionale ed hanno già manifestato in strada, più volte. Ma i sindacati, oggi, hanno voluto rassicurare i lavoratori e l’intera comunità di Scafa. Dall’incontro di ieri, a Roma, sono arrivate garanzie dal ministro Quagliariello e dal sottosegretario Legnini, ha riferito Lucio Girinelli della Cisl, annunciando un ulteriore vertice il prossimo 23 settembre. Con i sindacati anche il sindaco Giancola, a fare pressione sui vertici dell’azienda per scongiurare la dismissione del cementificio di Scafa. In Provincia, a Pescara, stamani i sindacalisti hanno fatto il punto della situazione, assicurando una mobilitazione continua. Il cementificio, dunque, non chiuderà a gennaio come aveva annunciato l’azienda? Girinelli azzarda un no, anche nel rispetto dell’accordo sottoscritto qualche tempo fa dalla stessa Italcementi.
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