Scioperi e manifestazioni contro la decisione di chiudere. Italcementi cessa l’attività dello stabilimento di Scafa e i sindacati proclamano un pacchetto di 16 ore di sciopero in aggiunta ad altre 8 ore di astensione con manifestazione nazionale a Bergamo. Si fa sempre più dura e in salita questa vertenza con la parola fine che sarà scritta nel 2015. La conferma della dismissione è arrivata nel corso dell’incontro con l’azienda avvenuto durante il coordinamento nazionale Italcementi, che ha visto riunite tutte le rappresentanze sindacali con i vertici dell’attività. 
“E’ stato annunciato che la cessazione avverrà nel 2015 ma già a febbraio 2014 cesserà la produzione. In questo modo l’azienda ritiene di mantenere in piedi l’accordo sottoscritto quest’anno sulla cassa integrazione guadagni con la conferma di questo ammortizzatore sociale ma nei fatti non è così” – ha commentato in maniera dura Giovanni Panza della Feneal UIL. Dunque, nessun passo indietro da parte della Italcementi : la decisione è stata già presa dal consiglio di amministrazione e. con l’attuale situazione di crisi del mercato, gli stabilmenti del centro Italia sarebbero addirittura eccedenti, come produzione, rispetto alla reale necessità. Oltre allo sciopero, sindacati e lavoratori stanno valutando di promuovere altre manifestazioni di protesta come il blocco stradale lungo la Tiburtina, già attuato nelle scorse settimane.

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