REDAZIONE- Sarà uno dei tanti ex del prossimo confronto di campionato, in programma domenica alle ore 15 (avversaria la capolista FROSINONE). Quello più atteso, che ha deciso di mettere le radici a PESCARA perchè ne è rimasto da subito affascinato. Andrea GESSA( 78 presenze, 5 gol e due promozioni con la maglia biancazzurra) è entrato immediatamente nel cuore dei tifosi, quando, gennaio 2010, malgrado la spalla lussata disputò il derby col LANCIANO( terminato 0-0) incurante delle conseguenze cui sarebbe potuto andare incontro. ” Eusebio( DI FRANCESCO)- racconta il trentaquattrenne tornante di MILANO- era all’esordio sulla panchina biancazzurra. Giocai con un tutore. Andò discretamente. L’operazione era stata già programmata, ma non volevo proprio mancare a un appuntamento così importante. La gente evidentemente ha apprezzato. Da lì è nato tutto. Rientrai ad aprile in tempo utile per incidere su un finale di stagione che ci regalò la promozione in B dopo la doppia finale col VERONA. E poi l’anno di ZEMAN. Campionato irripetibile. Avevamo gente di altra categoria: INSIGNE, IMMOBILE, VERRATTI, SANSOVINI. Certo, il boemo è geniale per la manovra offensiva. Ma a volte ha dato ascolto a noi più anziani, quando, specie, nel finale di stagione, lo abbiamo persuaso a rischiare meno. Abbiamo stravolto le sue convinzioni, tant’è che in qualche scampolo di partita ha adottato il 4-4-2. Quello che ZEMAN allena è andare oltre le proprie capacità, ovvero sofferenza, sacrificio. Unico in questo. Sulla preprazione, sicuramente uno dei punti di forza, ma credo che, sotto questo profilo, sia un po’ fermo agli anni che furono. In quella stagione si è incastrato tutto alla perfezione. Anche contro il REAL MADRID ce la saremmo giocata. Con il boemo, ho avuto un rapporto improntato al massimo rispetto e alla schiettezza. A gennaio, venni scavalcato nelle gerarchie da NIELSEN. Chiesi al mister” Mi vuole mandare via? E lui” Assolutamente no. Voglio che tu rimanga qui”. Dopo la partita con la NOCERINA, all’atto della premiazione sul palco, ZEMAN mi disse” E’ con persone come te che si vincono i campionati”. Sono stato, dunque, apprezzato come persona prima che come calciatore. Ne sono orgoglioso. Una cosa che porterò sempre dentro di me. Tornare all’ ADRIATICO sarà per me a dir poco emozionante. Un giorno spero di tornare in vesti diverse. Un abbraccio fortissimo alla mia città, sottolineo mia, e a tutti i tifosi biancazzurri”. Ma intanto BARONI avrà i suoi problemi per presentare un undici competitivo. Davvero tante le defezioni. Emergenza totale a centrocampo privo dei “nazionali” MEMUSHAJ, BJARNASON e dello squalificato LAZZARI. Ancora indisponibile NIELSEN( tendinopatia all’adduttore). ZAMPANO e POLITANO impegnati con la selezione under 20 di Alberigo EVANI, rientreranno in sede solo nella giornata di venerdì. In difesa torna dalla squalifica PUCINO. Pare scontata la conferma del 4-4-2. ZAMPANO sarà impiegato da esterno alto. Sul versante opposto POLITANO. Nel cuore del reparto nevralgico ad APPELT dovrebbe essere affiancato SELASI, a meno che BARONI non decida di avanzare ZUPARIC in tandem col brasiliano. In questo caso, COSIC verrebbe rilanciato al centro del reparto arretrato in coppia con SALAMON. Davanti, da subito insieme MANIERO e MELCHIORRI.
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