Risultati importanti ottenuti nel campo dell’innovazione, nel reinserimento nel mercato del lavoro di molte persone grazie agli incentivi alle imprese, e molto altro ancora in quello che é stato fatto in Abruzzo nei sette anni del Fondo Sociale 2007-2013. Dal 2014 al 2020 la vera sfida é quella di consolidare l’esistente per garantire il rilancio, lo hanno ribadito stamane in un convegno al Petruzzi di Pescara l’assessore regionale Paolo Gatti ed il presidente Gianni Chiodi che su questo argomento si é detto molto critico sull’atteggiamento del governo che continua a stringere nella morsa delle tasse le imprese costringendole ad uscire dall’ottica della competitività e di conseguenza a dover licenziare o non poter assumere. D’altro canto, ha invece ricordato Gatti, l’Abruzzo ha contribuito ad una forte resistenza dalla recessione proponendo misure concrete in vari settori dell’economia e grazie ad una serie di progetti, ultimo dei quali, “Lavorare in Abruzzo”, al primo giorno di attivazione, lo scorso 10 dicembre, ha fatto registrare l’iscrizione di ben 1330 datori di lavoro interessati ad assumere a tempo indeterminato, potendo contare sui cospicui sgravi fiscali dei primi due anni di assunzione.: “Il futuro non può che partire dal presente – ha sottolineato Gatti – al di là di quanti fondi l’Europa voglia concentrare nella nostra Regione nel prossimo Fondo Sociale.”
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