“Sono 80, sono personaggi noti e non, li ho personalmente individuati e coinvolti e avranno il compito più difficile ossia vigilare sull’operato mio e della intera squadra di governo pungolandoci e ammonendoci se necessario!”. A parlare è Luciano D’Alfonso nel primo di una serie di incontri che di qui al voto del 25 maggio terrà con la stampa . Presenta quelli che chiama “i garanti dei cittadini elettori” il candidato alla presidenza della Regione per il centrosinistra facendone anche alcuni nomi come quello del Rettore delll’Università di Teramo D’Amico, del presidente della Camera di Commercio di Pescara Daniele Becci e quello del Pescara Calcio Sebastiani. Circondato dal suo staff e seduto tra due dei tanti candidati tra i più noti, il professor Gaetano Bonetta e il cantautore Mimmo Locasciulli, l’ex sindaco di Pescara racconta di aver percorso 13 mila chilometri e di aver parlato davvero con tantissime persone “ascoltandone disagi e raccogliendone suggerimenti”. Quanto al programma elettorale, dopo averlo annunciato come “la rivoluzionaria gestione della cosa pubblica all’insegna del meccanismo premiante”, ne spiega i tre punti essenziali: “Le nomine negli enti non saranno più, e comunque non solo, sulla base di curriculum o di rapporti fiduciari. Le grandi  incompiute (cita l’Autoporto di Roseto e l’Intermodale di Avezzano) verrano ultimate e rese immediatamente funzionanti. Cicloturismo e connessione ferroviaria saranno i progetti chiave del più ambizioso piano regolatore dei trasporti”.
Per finire gli chiediamo di due candidati di cui si parla molto nelle ultime ore ossia l’ex assessore regionale Angelo Di Paolo e Giorgio D’Ambrosio: ” Bisogna valutare tutti insieme lo spazio reale che c’è nelle liste – dice D’Alfonso – e sono certo che verrà compiuta la scelta migliore. Intanto posso dirvi – conclude – che per Di Paolo è in corso una selettiva riflessione della coalizione, mentre la vicenda D’Ambrosio è in istruttoria nel Pd”.

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