E’ fallito il vertice che si è tenuto in Provincia a Chieti tra tutte le parti sociali e gli ordini professionali del settore edile. Non è stato sottoscritto infatti Il protocollo d’intesa del comparto delle Costruzioni, che auspicava un radicale cambiamento nelle regole di aggiudicazione degli appalti oltre ad una semplificazione dei meccanismi burocratici ed un miglioramento della sicurezza negli ambienti di lavoro. Ne hanno dato notizia le organizzazioni sindacali dell’Edilizia di Cgil, Cisl e Uil, che parlano senza mezzi termini di “Sei mesi di lavoro vanificati in modo incomprensibile. Non ci aspettavamo la piena condivisione di tutti i contenuti del protocollo –affermano i sindacati- ma quanto meno una discussione intelligente e mirata al miglioramento di alcuni aspetti, per raggiungere un accordo con tutti i soggetti interessati (istituzioni, parti sociali ed ordini professionali). Ci siamo trovati invece – proseguono i tre segretari provinciali degli edili – di fronte a un completo stravolgimento del nostro lavoro, unito ad un ostracismo che non comprendiamo. In una fase economica così labile, ove ogni giorno perdiamo posti di lavoro, l’appello delle Organizzazioni Sindacali al senso di responsabilità -ad oggi- non ha sortito alcun effetto né risposta da parte degli attori coinvolti. La spaccatura è diventata talmente profonda che sicuramente aggrava e non risolve il problema per gli oltre 10 mila lavoratori, di cui 7 mila senza occupazione e senza copertura degli ammortizzatori sociali”.

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