Forte, equilibrata, efficiente e solidale: con questi aggettivi l’economista abruzzese Giuseppe Mauro durante il suo intervento ha descritto l’attività della banca di credito cooperativo di Castiglione Messer Raimondo e Pianella in occasione dell’assemblea dei soci svoltasi nel comune del teramano. Un momento di confronto nel corso del quale il presidente Alfredo Savini e il direttore generale Simone Di Giampaolo hanno illustrato il bilancio di esercizio 2013 e i risultati ottenuti nonostante il periodo di recessione economica. L’assemblea dei soci è stata anche l’occasione per presentare il rinnovato consiglio di amministrazione e i tre volti nuovi entrati nel cda della banca: Tommaso Zuccaro, Emanuela Rosa e Mario Chiavaroli subentrati a Rino Di Vitantonio, Andrea Modesti e Antonio Iezzi. Presidente del consiglio di amministrazione è stato riconfermato Alfredo Savini così come gli altri componenti del cda e del collegio sindacale e del collegio dei probiviri. La Bcc di Castiglione Messer Raimondo e Pianella è una realtà molto radicata sia nel territorio teramano che in quello pescarese con tredici filiali (Pineto, Silvi, Elice, Penne, Loreto Aprutino, Cerratina, Rosciano, Montesilvano e Pescara) in cui lavorano 82 dipendenti . Con 2.941 soci, 25.929 clienti e un patrimonio giunto a 51,4 milioni di euro in crescita nel 2013 del 13 % rispetto al 2012 la banca ,nonostante la crisi , riesce a conseguire risultati positivi. Negli ultimi tempi il consiglio d’amministrazione sta investendo sull’area metropolitana di Pescara aprendo nel corso del 2014 tre sportelli ad elevata automazione con il supporto costante di dipendenti che saranno a disposizione della clientela. Il Presidente Savini nel ringraziare tutti coloro che in questi anni hanno contribuito alla crescita della banca ha ricordato che la mission è stata ed è la sensibilità verso il territorio. La vicinanza con i clienti e i cittadini è requisito fondamentale per esistervi. Concretamente ciò si percepisce dalla decisione del consiglio di amministrazione di perseverare nella solidarietà, destinando un fondo di 50.000 euro alla Caritas e di 60.000 alle famiglie più indigenti.

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