Schivo come sempre, Francesco De Gregori, è tornato nella “sua” Pescara, dove ha vissuto i primi dieci anni della sua vita, per partecipare ad un incontro in ricordo del padre, Giorgio. Il cantautore è giunto in mattinata a Palazzo della Provincia, in quegli stessi luoghi dove negli anni ’50 ha lavorato il padre, Soprintendente bibliografico per l’Abruzzo e Molise. La famiglia De Gregori si trasferì, in quel periodo, da Roma a Pescara, tra gli anni ’50 e ’60 e De Gregori frequentò la scuola in città, visse la sua infanzia in riva all’Adriatico, facendone riferimento anche nella canzone Signor Hood, dedicata al rivoluzionario di sempre, Marco Pannella. Con Francesco, è arrivato, stamani, anche il fratello gemello Luigi, per prendere parte all’incontro dedicato al padre Giorgio, uno dei più grandi bibliotecari italiani. Proprio lui lanciò l’idea di promuovere collaborazioni tra biblioteche e parlare di modernizzazione di questi luoghi. Il direttore della Biblioteca Provinciale, Enzo Fimiani, con il Presidente della Provincia Guerino Testa, ha inoltre ricordato la riapertura del deposito della storica biblioteca cittadina che sarà totalmente fruibile dagli utenti. L’uomo dei libri, Giorgio De Gregori, è considerato “papà” delle moderne biblioteche dai tanti addetti ed esperti del settore che si sono ritrovati, per l’occasione, in Provincia. Fimiani ha inoltre ribadito come lo stesso Francesco De Gregori abbia voluto che questo incontro dedicato al padre, si svolgesse a Pescara, nelle stanze in cui lui e suo fratello giocavano negli anni di permanenza del padre a Pescara; un periodo difficile, il dopoguerra, per le biblioteche che Giorgio, ha contribuito a rendere efficienti e al passo coi tempi.
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