video » D’Alfonso: “pornografia contro di me”

Luciano-DAlfonsoPunto nel pieno della campagna elettorale per le primarie, con la pubblicazione di un articolo su un noto quotidiano nazionale che ripercorre le sue vicende giudiziarie solo ed esclusivamente dal punto di vista dell’accusa, Luciano D’Alfonso dichiara guerra aperta a tutti coloro che da ora in poi cercheranno di ledere la sua immagine, annuncia una provvista finanziaria alimentata dai risarcimenti danni che a piè sospinto chiederà (sul conto già 120 mila euro ottenuti come risarcimento da un quotidiano milanese) e con la quale darà vita ad iniziative politiche ed attiverà opere pubbliche. Nel suo lungo sfogo, producendo documentazione sulla lunga lista di proscioglimenti ed assoluzioni dai casi che lo hanno visto coinvolto, D’Alfonso parte da lontano: dalla famosa legge vergogna, anche meglio nota come legge anti-sindaci che nel 2005 fu approvata fuori tempo massimo per impedirgli di candidarsi alla presidenza della Regione. A testimonianza di un fastidio all’altrui consenso che ha portato- a suo dire – alcuni personaggi evidentemente perdenti al confronto con le urne, a combatterlo per vie del tutto antidemocratiche: “dopo la fine di questa lunga campagna elettorale vi spiegherò – ha detto stamane in conferenza stampa – come andarono effettivamente le cose. Non una sola condanna, migliaia di delibere da quando é stato presidente della provincia di Pescara fino al suo mandato e mezzo da sindaco, tutte validate dall’Autorità Giudiziaria. L’unico procedimento ancora in corso, il processo “Maremonti”, lo coinvolge in modo del tutto marginale e con ottime possibilità, anche qui, di assoluzione piena. Tornando all’articolo apparso ieri su “Il Fatto Quotidiano” D’Alfonso lo definisce “lettura pornografica di atti processuali”, dove é stato riportato solo il punto di vista dell’accusa senza interpellare la difesa, per un processo, poi, quello sulle presunte tangenti al Comune di Pescara, che lo ha dichiarato assolto. “Ho già dato mandato al noto avvocato Briolini di valutare la possibilità di chiedere un risarcimento danni – ha precisato D’Alfonso ed ha poi aggiunto – sono stato vittima di una vera e propria violenza perchè sono stato cacciato da palazzo di città dove sono stato democraticamente eletto con il massimo consenso e anche di questo, in futuro, chiederò conto. Poi sull’attuale campagna elettorale D’Alfonso ha annunciato un documento nel quale specificherà nome e cognome di tutti i suoi finanziatori in pieno stile americano dove l’aiuto dei privati all’attività politica é ormai una prassi.


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