Ricerca , innovazione di prodotto e di processo, internazionalizzazione per essere competitivi sui mercati globali. L’Abruzzo con i contratti di rete, una best practice riconosciuta a livello europeo, è tra le prime regioni italiane a porre in essere strumenti a sostegno delle PMI per la creazione delle reti d’impresa . Il Governo regionale , attraverso Abruzzo Sviluppo, ha stanziato mediante due bandi di Abruzzo 2015, complessivamente 9 milioni e 600 mila euro favorendo l’aggregazione di 538 imprese abruzzesi di tutti i settori produttivi . “Un incentivo per uno sviluppo nuovo” ha spiegato illustrando le iniziative poste in essere il presidente della RegioneGianni Chiodi insieme al vice presidente e assessore allo Sviluppo economico Alfredo Castiglione , al presidente e al direttore di Abruzzo Sviluppo Giuseppe Cetrullo e Riccardo Bertazzo nel corso di una conferenza stampa svoltasi a Pescara; una anteprima del convegno ,in programma per domani nella sala Tinozzi della Provincia, sulle “Strategie di rete e nuova geografia industriale regionale: il successo di Abruzzo 2015”. Un esempio virtuoso che pone la nostra regione in pole position a livello nazionale.
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Chiodi: “Dal partito nessuna controindicazione su mia candidatura”
“Io sono a disposizione del partito e mi sembra che non ci sia nessuna controindicazione. C’è stata solo una bagarre, la vicenda giudiziaria, che certamente ha potuto indebolirci per i tempi con cui è arrivata, ma la sostanza e i risultati contano pure”. Lo afferma il presidente della Regione Abruzzo, Gianni Chiodi, a margine di una conferenza stampa, a proposito della sua candidatura alle regionali. Rispondendo a chi interpreta il silenzio romano come un segnale negativo, Chiodi afferma che “a Roma c’è una sola persona che conta per quanto riguarda il nostro partito ed è Silvio Berlusconi. C’è un lancio di agenzia di qualche mese fa”, dice il governatore, riferendosi probabilmente alla nota in cui, a dicembre, il presidente di Forza Italia affermava che il candidato per l’Abruzzo è il presidente uscente e si soffermava sulla sua gestione “accorta e lungimirante”, grazie a cui “l’Abruzzo è diventato una Regione forte”. In ogni caso, secondo Chiodi è ancora presto per parlare di candidature e di campagna elettorale: “sarebbe molto grave – dice – se io cominciassi ad occuparmi di campagna elettorale piuttosto che dei problemi dell’Abruzzo. Io sono il presidente dell’Abruzzo e degli abruzzesi e lo resto fino a quando ufficialmente non si aprirà la campagna. Devo lavorare solo nell’interesse dei cittadini”. “Poi saranno gli abruzzesi a scegliere – aggiunge il presidente -. Io lo dico sempre: c’è una classe dirigente che ha vissuto momenti difficilissimi, ha risanato l’Abruzzo, liberato risorse per il futuro e reso la regione ricca e c’è una classe dirigente che quando ha governato ha saccheggiata la regione. I personaggi saranno sempre gli stessi – conclude Chiodi -, quelli di allora e quelli di oggi”.
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