Mettere in rete le necessità, le difficoltà, i problemi che vivono quotidianamente i piccoli comuni per affrontarli con tutte le energie dei giovani amministratori.
È l’iniziativa messa in campo dall’Ance, e in particolare dai giovani amministratori abruzzesi under 35, dei comuni al di sotto dei 5 mila abitanti che si sono incontratti questa mattina a L’Aquila.
“Siamo una squadra in grado di mettere da parte gli individualismi e le differenze ideologiche – hanno sottolineato – per il bene del territorio dove quotidianamente raccogliamo i bisogni delle persone.
“I più giovani non vogliono rimarcare le differenze generazionali. Con gli amministratori più anziani – hanno specificato – svolgiamo un lavoro complementare”. E non è mancata la polemica nei confronti dei molti colleghi assenti ai quali è stato lanciato l’appello ad una maggiore partecipazione.
Nel corso dell’iniziativa è stato redatto un documento di lavoro che verrà sottoposto a tutti i candidati presidenti nelle prossime elezioni regionali ai quali verrà chiesto di sottoscriverlo.
Un documento con il quale i giovani amministratori chiedono la soluzione delle problematiche dei piccoli borghi, attraverso misure che possano favorire gli investimenti economici.
L’obiettivo è quello di avere una Regione più “smart”, più intelligente, che favorisca lo sviluppo tecnologico, il sostegno del talento e della capacità d’innovazione, l’apertura culturale dando spazio alla trasformazione delle migliori idee in progetti concreti.
E poi il tema del lavoro, la tutela del territorio, il miglioramento della viabilità per favorire il potenziale insediamento di nuove attività e contrastare lo spopolamento.

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