video » Cialente: “Mi sento tradito”. Riga si dimette.

cialente2La prima reazione all’inchiesta della magistratura sulla ricostruzione post sisma è arrivata dal Vice Sindaco Roberto Riga, uno degli indagati, che questa mattina ha rassegnato le dimissioni dall’incarico e anche da quello di assessore comunale.
Per il Sindaco Massimo Cialente, che ha convocato in Comune tutti gli assessori della sua giunta, l’operazione della polizia “E’ stato un fulmine a ciel sereno”. “Mi sento fortemente tradito”, ha sottolineato il primo cittadino.
“Sono un garantista pero’ l’unica cosa che mi sento di dire – ha aggiunto – chiedo veramente, disperatamente, alla magistratura e all’autorita’ giudiziaria, piena luce, comunque e dovunque illuminando qualsiasi angolo, qualsiasi luogo di questa amministrazione comunale. Cio’ perche’ la cosa drammatica e’ che qualsiasi ombra sul processo che va dalla prima emergenza fino ad oggi per quanto riguarda il processo di ricostruzione, getta un discredito terribile, danneggia gravissimamente l’immagine di una citta’ che deve convincere non solo l’Italia ma il mondo che deve essere ricostruita.
Dalle pochissime notizie che ho in questo momento – ha proseguito Cialente – si tratterebbe di un fenomeno molto limitato, in particolare di una societa’ che ha utilizzato il puntellamento a palazzo Carli, sede del nostro rettorato. Ma questo non vuol dire. Ripeto, qualsiasi ombra, qualsiasi pelo nell’uovo rovina l’intera immagine della citta’. Dopo di che spero che tutti gli indagati possano dimostrare la loro innocenza. Ho sempre raccomandato la massima trasparenza, ecco perche’ mio sento fortemente tradito. Abbiamo i riflettori del mondo puntati addosso”.
Il sindaco ha quindi parlato, in particolare, di due degli indagati finiti ai domiciliari: Vladimiro Placidi e Pierluigi Tancredi. “Placidi – ha ricordato il primo cittadino – fu nominato assessore il 15 dicembre 2009 quando dopo mesi terribili in cui andavamo avanti con 4/5 assessori rafforzammo la Giunta. Quella di Placidi fu una nomina di un assessore tecnico perche’ fu nominato responsabile della ricostruzione dei beni culturali in quanto direttore del Consorzio dei beni culturali dell’Aquila del quale il Comune era maggiore azionista, diciamo cosi’. Per quanto riguarda Pierluigi Tancredi, invece, era consigliere di opposizione (Fi, ndr) nei primissimi giorni successivi al sisma. Mi disse che era disponibile a dare una mano. Dopo una settimana gli firmai una delega affinche’ seguisse la ricostruzione degli edifici storici. Ma la notte stessa, io dormivo in camper, fui raggiunto da circa un migliaio di sms di cittadini arrabbiatissimi su questa cosa. Cosi’ il giorno dopo lo chiamai dicendogli guarda la citta’ non capisce questa cosa, per cui la delega gli rimase per 24 massimo 48 ore”. Pierluigi Tancredi era stato precedentemente assessore al Bilancio e alla Cultura quando l’Amministrazione era guidata dal sindaco di centrodestra Biagio Tempesta.


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Pezzopane: “Ora più difficile consensi”
 “La vicenda venuta allo scoperto dall’operazione di Polizia ‘Do ut des’ è un brutto colpo alla ricostruzione, provo amarezza e delusione. Avverto purtroppo la spiacevole impressione che tutto questo avrà ulteriori conseguenze negative sul processo di ricostruzione”. Lo dice la senatrice del Pd Stefania Pezzopane, eletta in Abruzzo. “Questa mattina, anche qui in Senato – prosegue Pezzopane – tra le persone che mi chiedevano spiegazioni, serpeggiava la delusione per quello che viene percepito come una sorta di senso di tradimento nazionale. Mi chiedono ‘ma davvero con i soldi della ricostruzione si fanno queste cose? Anche in Abruzzo? A L’Aquila?’. Mi rammarica inoltre che questa ennesima vicenda appanni l’enorme lavoro, onesto e rigoroso, di centinaia di ottimi amministratori e imprenditori. Temo che sarà sempre più difficile ottenere consenso alle nostre richieste di risorse e di attenzione nazionale, se si dà spazio a vicende e comportamenti illegali”. “Speculare su una tragedia è inaccettabile, tanto più che la ricostruzione dell’Aquila e del cratere è appena cominciata e serviranno sicuramente tanti altri fondi per completarla. Per ora quello emerso dalle indagini sembra un fatto isolato, che però coinvolge figure con importanti ruoli istituzionali. Spero possano dimostrare la loro innocenza – conclude Pezzopane – ma rimane un peso grande come un macigno e l’amarezza é enorme”. 

Una trentina di persone in rivolta sotto la sede comunale di Villa Gioia all’Aquila dopo i quattro arresti nell’ambito dell’inchiesta della procura della Repubblica su tangenti e appalti post-terremoto. Il sit-in è nato sulla rete, è stato infatti lanciato dalle bacheche di Facebook e gli aquilani, in aumento, stanno arrivando alla spicciolata per portarsi nel piazzale dove faranno sentire la loro voce. Oltre agli indagati, i cittadini prendono di mira anche il sindaco del capoluogo, Massimo Cialente: “Ha affermato di essersi sentito tradito, ma dovrebbe dimettersi anche lui perché questa è un’aggravante, non sa scegliere le persone della sua squadra di governo”, ha detto una cittadina, Graziana, parlando delle dimissioni del vicesindaco, Roberto Riga, indagato per corruzione. “Era stato proprio Cialente a scegliere Pierluigi Tancredi”, ha ricordato un’altra aquilana, Carla, in riferimento alla posizione di uno dei quattro arrestati ai domiciliari, l’ex assessore e consigliere d’opposizione Pierluigi Tancredi

L'autore

Carmine Perantuono
Laureato in Giurisprudenza, è giornalista professionista dal 1997. Ricopre il ruolo di Direttore Responsabile di Rete8.

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