video » Cialente accusa il PD : “Con 600 milioni la ricostruzione finirà nel 2035”

ricostruzione-aquilaIn attesa del vertice di giovedì prossimo a Palazzo Chigi, i 600 milioni aggiuntivi annunciati dal Sottosegretario Legnini hanno contribuito a rendere meno rovente (ma non per tutti, leggi in basso lo sfogo di Cialente, n.d.r.) lo stato d’animo dei sindaci del cratere sulla legge di stabilità e la dotazione da assegnare alla ricostruzione. Il loro coordinatore Nusca, a margine della presentazione del piano di ricostruzione del Comune di Fossa è stato comunque esplicito: “Ci attendiamo dal Governo risposte precise, anche perché il meccanismo dei piani di ricostruzione è ormai non soltanto collaudato, ma del tutto avviato. fermarlo avrebbe effetti disastrosi”. Nessun problema, secondo Nusca per la recente decisione della giustizia amministrativa che ha reintrodotto nel cratere i comuni di Sulmona e Raiano: “Non cambia nulla, le procedure consentono il loro recupero in corsa”.
Legnini ha parlato di intervento importante ma non ancora risolutivo, della necessità di attivare meccanismi di continuità nell’assicurare le risorse e allo stesso tempo di monitoraggio attento sullo stato di attuazione dei piani di ricostruzione. Fossa è stato il sesto comune del Cratere ad aver ottenuto il nullaosta.


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Terremoto: Legnini, 600 mln in piu’ per ricostruzione L’Aquila 

“Un passo avanti”, ha spiegato Legnini, intervenendo a Fossa, in provincia all’Aquila, in occasione della firma del piano di ricostruzione del Comune e dell’inaugurazione dell’ufficio speciale per la ricostruzione dei Comuni del cratere. “Questi sono i numeri – ha aggiunto – sono sufficienti? No. Ma il governo sta rispondendo agli impegni presi nel luglio scorso: costruire nella legge di stabilita’ il meccanismo di anticipazione delle risorse; fare in modo, con un programma, che la ricostruzione non si fermi. Sul meccanismo di anticipazione, l’impegno e’ stato assolto. Ora si tratta di garantire che, qualora nel corso del 2014 il meccanismo di spesa predisposto dalla legge di stabilita’ si riveli insufficiente, le risorse vengano aumentate. Per fare questo stiamo lavorando a un accordo, di cui parleremo appunto nell’incontro di giovedi’ prossimo. Cio’ che e’ certo – ha sottolineato – e’ che il governo sta facendo un doveroso sforzo di reperimento e di anticipazione delle risorse finanziarie e che il confronto con i sindaci continua per individuare procedure ed entita’ delle risorse tali da assicurare la continuita’ nelle attivita’ di ricostruzione”. “Una cifra importante, un miliardo e ottocento milioni – ha ripetuto Legnini – ma non ancora sufficiente. Cio’ che dovremo conquistare in sede di esame parlamentare della legge di stabilita’, che io seguiro’ su incarico della Presidenza del Consiglio, e’ l’impegno dello Stato che la ricostruzione all’Aquila e nel cratere prosegua senza interruzioni e che le risorse siano disponibili man mano che i progetti diventano cantierabili e che maturano gli stati di avanzamento dei lavori, ovviamente sulla base di un monitoraggio e di una rendicontazione periodica puntuale. Giovedi’ prossimo proseguiremo il lavoro verso questo obiettivo, individuando il percorso da seguire in Parlamento per tutte le forze politiche per far si’ che la ricostruzione non si fermi e per rispondere alla persistente e fondata domanda del territorio che ci chiede di questo. Il Governo – ha concluso il sottosegretario – manterra’ l’impegno a completare la ricostruzione”.


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Terremoto : Cialente accusa il suo partito, il PD. Ricostruzione al 2035
“I 600 milioni di euro in più annunciati dal sottosegretario Legnini sono solo una spalmatura di soldi da ora e fino al 2019. Rispetto al cronopogramma per far rivivere la città prima che sia abbandonata, che finiva nel 2022, con questi ritmi la ricostruzione terminerà nel 2035, una data non compatibile con la vita della nostra comunità” – così si è espresso l sindaco dell’Aquila, Massimo Cialente, in una conferenza stampa in cui il PD aquilano ha accusato quello regionale e nazionale di non impegnarsi abbastanza per la causa legata ai fondi per la ricostruzione della città, che sono terminati. Oltre al sottosegretario Legnini, Cialente ha criticato le iniziative del centrodestra comunale e regionale : “E’ grave che figure istituzionali affrontino il loro ruolo come di parte. Sono come i bambini che giocano a calcio, vanno tutti dietro al pallone! Domani pubblicheremo il sesto e ultimo elenco di contributi per la ricostruzione, poi si chiuderanno le porte, sarà sospesa l’erogazione per mancanza di fondi. Oggi ci sono tantissime famiglie aquilane che hanno progetti approvati ma non possono ricostruire”. 

L'autore

Carmine Perantuono
Laureato in Giurisprudenza, è giornalista professionista dal 1997. Ricopre il ruolo di Direttore Responsabile di Rete8.

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