video » Chieti , workshop sulla certificazione Halal

Ombrina

HALALNel mondo i consumatori musulmani sono 1 miliardo e 600 milioni, la maggior parte dei quali concentrati nell’area del Mediterraneo. In Italia vive un milione e mezzo di islamici , 17 mila in Abruzzo . Persone attente alle regole del Corano e alla qualità dei prodotti che consumano. Contesto nel quale potrebbero inserirsi le imprese abruzzesi, soprattutto quelle che operano nel settore agroalimentare e della cosmesi. L’Agenzia di sviluppo della Camera di Commercio di Chieti è la prima in Abruzzo ad offrire alle aziende del territorio l’opportunità di informarsi sulle potenzialità di questo tipo di mercati ed ha organizzato il workshop sul tema “Certificazione Halal: nuove opportunità di business con i paesi islamici. L’appuntamento inserito all’interno delle azioni della rete Enterprise Europe Network indirizzate alle PMI impegnate in progetti di internazionalizzazione è stato ospitato dalla sala rossa della sede dell’ente camerale in via Pomilio a Chieti Scalo. Il presidente dell’Agenzia di Sviluppo Letizia Scastiglia, il presidente e l’area manager della Halal Italy Authority Sharif Lorenzini e Fabio Spilotros , il Consulente finanzario commercio estero Nicola Carrea e il dirigente dell’Agenzia di sviluppo Giovanni Marcantonio hanno fornito indicazioni operative sulle opportunità di penetrazione su nuovi mercati , sia esteri che nazionali, derivanti dall’acquisizione delle certificazione Halal e messo in rilievo i requisiti tecnici necessari per il conseguimento della certificazione e le strategie di marketing internazionale. Halal Italy Authority, è stato ricordato durante l’incontro, è l’ ente di certificazionericonosciuto da associazioni e dalle autorità e rappresentanze religiose dell’Islam in tutto il mondo .Ḥalāl (حلال, ḥalāl, halaal) è una parola araba che significa “lecito”. In Occidente si riferisce principalmente al cibo preparato in modo accettabile per la legge islamica. In arabo la parola intende tutto ciò che è permesso secondo l’Islam, in contrasto a ciò che è harām, proibito. Il concetto include il comportamento, il modo di parlare, l’abbigliamento, la condotta e le norme in materia di alimentazione. Per fare business bisogna prima conoscere la cultura di un popolo e la certificazione Halal consente un accesso premium sui mercati sia nazionali che stranieri.Il volume di affari che Halal produce è diu 3 mila miliardi l’anno. Un mondo economico ancora inesplorato dalle imprese abruzzesi per le quali si potrebbero aprire importanti scenari visto che il prodotto halal vende di piu’ ( con una crescita mondiale dei consumi di circa il 10 % annuo ) e a prezzi di nicchia e , per la complessita’ e serieta’ dei controlli in fase di certificazione, si propone sul mercato come sicuro, sano, particolarmente apprezzato da consumatori islamici e non .


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