La biblioteca De Meis
dalle sue macerie all’ex ospedale militare? Per le oltre 5000 firme raccolte in pochi giorni a Chieti più che una chimera o provocazione di qualcuno è una vera e propria realtà. Ne sono convinti coloro che ad esempio ieri hanno preso parte ad un evento musicale e culturale organizzato a Chieti scalo. Ne sono convinti coloro che hanno firmato anche da fuori città, ma soprattuto ne sono convinti coloro che credendo nella fattibilità dell’idea l’hanno verificata e quindi sposata. Un comitato cittadino composto da tanta tantissima gente semplice ma anche da esponenti di spicco della cultura teatina lì a ribadire con forza che a distanza di anni dal crollo della biblioteca provinciale De Meis una città, anche universtaria, non può andare avanti con capannoni improvvisati e un servizio che non ha più nulla della gloriosa De Meis. “Oltre 300 volumi anche di pregio storico finiti in cartoni e scaffali polverosi senza che chi dovesse per ruolo e competenze si attivasse per la loro tutela – incalza Cinzia Di Vincenzo tra i promotori del comitato – Noi cittadini stiamo facendo la nostra parte raccogliendo dall’inizio del mese di marzo firme e sostegno emotivo: perchè chi doveva non ha fatto la sua parte?”. “Le firme che fino al 30 marzo, data di scadenza che il comitato si è dato per raccoglierle tutte, di certo cresceranno rispetto alle già inaspettate 5200 di oggi – conclude Di Vincenzo- non resteranno chiuse in chissà quale cassetto comunale o provinciale poichè destinate anche ai ministeri competenti affinchè il trasferimento all’ ex ospedale militare, già dismesso, sia una realtà di oggi anzichè una promessa di domani”.
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