Al Chieti nessuno regala niente, lo ha ribadito il Cosenza che all’Angelini ha agguantato il pareggio al 90° su calcio di rigore trasformato da Mosciaro. Va detto, però, che la squadra allenata da Roberto Cappellacci non ha giocato da capolista, almeno nei primi 45 minuti, in cui la squadra di De Patre ha dominato in lungo e in largo, col grosso limite di non avere segnato il secondo gol (dopo il vantaggio all’8′ di Rossi) che probabilmente avrebbe chiuso la
partita. Nella ripresa la musica è cambiata con la capolista che ha iniziato a giocare, ma anche qui sul risveglio ha pesato non poco l’atteggiamento (paura di vincere?) dei neroverdi apparsi troppo remissivi, quasi paurosi di vincere, eppure i tre punti servivano come il pane: l’unica consolazione è che l’ottavo posto rimane a 4 punti di distanza. E domenica prossima non si può più fallire nel secondo match interno contro il Poggibonsi.

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