video » Chieti: arrivano gli immigrati da Lampedusa

migrantiUn viaggio per terra, poi per mare e poi di nuovo terra, destinazione Lampedusa. Poi un altro viaggio, questa volta un trasferimento, fino al Villaggio della Speranza, gestito dalle figlie dell’amore di Maria e di Gesù a Brecciarola, nel comune di Chieti dove attualmente dimorano i quaranta migranti africani, uomini, accolti da sabato notte da suor Vera D’Agostino e dalle consorelle che gestiscono la struttura in questione. Impossibile avvicinarli, impossibile raccogliere dalle loro parole il racconto diretto di quel viaggio della speranza: il diritto di cronaca e la curiosità invadente e irrispettosa si bloccano davanti ai cancelli della cittadella che resta una fortezza invalicabile.
“Rivolgetevi alla Prefettura”, ci dice una voce dal citofono del villaggio della speranza.
In città intanto l’arrivo dei migranti ha scatenato reazioni contrastanti, coinvolgendo in primis il comune di Chieti e il suo sindaco, Umberto Di Primio, che sulla vicenda ha dichiarato: “Io ho detto alla Prefettura che non avevamo la disponibilità in strutture pubbliche e comunali per poter ricevere queste persone. Comprendiamo il disagio e la grave situazione umanitaria che viviamo come Italia, ma Lampedusa non è il confine dell’Italia, ma dell’Europa. Il problema”, ha continuato il primo cittadino, “nasce dal fatto che l’emergenza ha visto i prefetti dover adottare provvedimenti immediati e urgenti, senza coinvolgere tempestivamente i sindaci. Noi non vorremmo trovarci poi ad affrontare i problemi che nascono da questa emergenza. Oltre al primo soccorso e all’alloggio ci sono tante altre questioni che riguardano la città, la sicurezza e i servizi. Siamo pronti a dare il nostro contributo di solidarietà e ad assistere queste persone, ma vogliamo essere informati di queste cose immediatamente e avere garanzie sui fondi, sui tempi e su quello che si aspetta il Ministero dai sindaci coinvolti”.


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