La notizia riguardante il “referendum” – voluto ed indetto dal Sindaco di Pescara, Luigi Albore Mascia – per far decidere ai cittadini cosa debba sostituire il Calice di Toyo Ito in “Piazza Salotto”, ci ha lasciato molto perplessi. Il dubbio – dice Lorenzo Valloreja del comitato ” Nessuno tocchi il nostro futuro”- sorge non tanto per l’opportunità della cosa, essendo giusto e scontato che la popolazione sia chiamata ad esprimersi su delle materie inerenti il pubblico arredo, quanto per l’opportunità della vicenda visto che su un’altra situazione, secondo noi molto più importante, come quella dell’Interconnessione ad Alta Tensione Tivat-Pescara l’attuale Amministrazione, e la politica in generale, ha scelto di fare orecchie da mercante”. Una conferenza stampa, questa mattina a Pescara, preziosa occasione per il portavoce del comitato Valloreja per ricordare l’iter del progetto, il perchè sia nato un comitato contro e altre novità procedurali: “Ricordiamo – dice Valloreja- che il cavo bidirezionale sottomarino da 1000 Kw entrerà prima nella città di Pescara, fuoriuscendo dall’acqua con l’impiego di un traliccio e adagiandosi nel letto del fosso Vallelunga per poi attraversare il Villaggio Alcione quindi dirigersi verso Cepagatti”.
Nel frattempo ( parliamo, infatti, di un progetto che ha mosso i suoi primi passi 7 anni fa ) alcune regioni, inzialmente coinvolte, come le Marche hanno deciso di cambiare orientamento e negare l’autorizzazione politica al progetto della Terna rivedendolo quasi completamente. “Chiediamo che tutti i candiati presidenti della Regione alle elezioni di maggio sottoscrivano un impegno reale e serio – conclude Valloreja – in nome e per conto di un ambiente offeso troppo e da troppi che arrivano in Abruzzo per fare i propri  interessi spesso senza nemmeno risarcire adeguatamente comuni e cittadini”.

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