L’ultima roccaforte della DC in Abruzzo, così Gabriele Piermattei, 81enne, segretario cittadino della Democrazia Cristiana dal 1985, definisce la sezione che da 30 anni porta avanti con determinazione a Catignano. Ci apre le porte della sua storica sede, nel piccolo centro del Pescarese dove, tiene a precisare “sono passati gli esponenti più noti e conosciuti della Democrazia Cristiana, quella vera, ben distinta dagli oltre 20 partiti attuali che hanno nei loro simboli lo Scudocrociato ma nulla hanno a che fare – polemizza – con l’insegnamento di Alcide De Gasperi”. E le sorti della DC, smembrata nel 1993 con la diaspora dei suoi esponenti, si intrecciano con la vita quotidiana di Gabriele, per il quale arriva anche una beffa: da 30 anni ha sempre gestito la sezione di Catignano, pagando, ovviamente, bollette e manutenzioni. Qualche mese fa riceve dall’Enel un assegno di 448 euro, a titolo di rimborso per le somme non dovute, intestato alla sezione DC della sede di Catignano, va alle Poste per incassarlo, ma dall’ufficio postale gli fanno notare che la DC si è sciolta da tempo e, non essendoci il suo nome sull’assegno, non può riscuoterlo se non è provvisto di una delega firmata dal suo partito. “Ora – dice Piermattei – a chi dovrei rivolgermi, visto che i partiti che si richiamano alla DC sono oltre venti? Certo quei soldi non mi cambierebbero la vita – prosegue – ma la mia è una provocazione, oltre ad essere una domanda a cui nessuno dà risposta”. Più che nostalgico è battagliero, Gabriele, che fa una disamina precisa della storia politica contemporanea, in polemica con chi ha voluto sciogliere la DC, ammettendo gli errori fatti dalla Democrazia Cristiana ma non ci sta a fare di tutta l’erba un fascio. “Ci sono stati grandi uomini e grandi statisti come De Gasperi, che hanno ereditato un’Italia allo sbando e l’hanno traghettata fuori dal periodo fascista. Oggi si punta il dito sulla DC senza una riflessione seria su quella che è stata in origine, accostando nomi di delinquenti – tuona Piermattei – a quelli di De Gasperi, Fanfani, Moro.” E lancia un appello all’unità, soprattutto a ritrovare l’originaria ideologia democristiana “per contrastare i neri e i rossi”. E, ci permettiamo di aggiungere, anche di trovare il modo di incassare l’assegno che gli spetta.
{avsplayer videoid=10111 }

Sii il primo a commentare su "video » Catignano, niente rimborso al custode della… DC"