Ci hanno aspettati col volto coperto da mascherine “salva-respiro” i grillini abruzzesi del Movimento 5 Stelle questa mattina all’ombra della Madonnina a Pescara in un lunedì assolato e primaverile. Una conferenza stampa tenuta dal deputato Gianluca Vacca insieme alla candidata presidente Sara Marcozzi, per annunciare: ” Che il M5S chiederà attraverso una interrogazione parlamentare (con possibile question time mercoledì) e con una lettera firmata dal gruppo parlamentare di avviare immediatamente una indagine epidemiologica nella Val Pescara per accertare le conseguenze del disastro ambientale di Bussi”. “Con un’altra interrogazione parlamentare al Ministero dell’Ambiente, anch’essa proposta come question time per mercoledì prossimo- ci dicono in conferenza stampa – chiederemo, invece, alla luce del perdurante immobilismo delle istituzioni locali e nazionali, di avviare immediatamente le operazioni di bonifica, stanziando risorse statali aggiuntive e coinvolgendo le aziende colpevoli di tale disastro. In attesa degli esiti giudiziari – sottolinea Gianluca Vacca- è assurdo non coinvolgere già da subito la Montedison nelle operazioni di bonifica, anche con impegni finanziari ingenti: come al solito lo Stato si dimostra debole con i forti, e arrogante con i deboli, pronto a richiedere immediatamente le sanzioni preventive ai semplici cittadini, mentre con le grandi multinazionali si dimostra sempre garantista e attento a non intaccarne gli interessi economici. In tutto questo chi ne sta facendo le spese sono i cittadini abruzzesi!”.
“Le responsabilità di questo disastro (ambientale, politico, sociale, sanitario) sono innumerevoli – interviene Sara Marcozzi – certamente del governo non essendo intervenuto in maniera decisa nell’affrontare il problema, sottovalutandolo e facendo prevalere le logiche lobbistiche di difesa dei poteri forti invece di tutelare i cittadini abruzzesi. Altre responsabilità? – incalza Sara Marcozzi- Di Chiodi e soprattutto Goio: non sono stati capaci neanche di spendere i primi 50 milioni stanziati per la messa in sicurezza del sito. In altre interrogazioni parlamentari abbiamo chiesto lo stato dei lavori e sollevato la questione dell’inutilità del commissario Goio alla luce dei fallimentari risultati”.
“La salvezza di Bussi, e di tutta la Val Pescara – hanno concluso a fine incontro con la stampa- passa per una immensa operazione di bonifica totale che potrebbe rappresentare la vera occasione di rilancio e sviluppo anche economico dell’area. Idee come il cementificio o altre attività industriali rischiose sono criminali e darebbero solo illusioni agli stessi cittadini.
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