video » Attività produttive, allarme CGIL per l’esclusione del Cratere

gru ricostruzione“Il cratere sismico è l’unico territorio abruzzese che ha certezze, in virtù della legge barca, di fondi per il sostegno alle attività produttive.
Fondi che, però, rischiano di non poter essere utilizzati se il territorio colpito dal terremoto non rientrerà nei parametri sulla zonizzazione 2014-2020 decisi dalla Regione Abruzzo”.
A lanciare l’allarme è la CGIL attraverso il segretario provinciale dell’Aquila Umberto Trasatti.
“Ci sono i progetti di sviluppo presentati dalle imprese, ciascuno per 30 milioni – ha sottolineato il segretario – con un inspiegabile ritardo nelle istruttorie per lo stanziamento dei fondi per 100 milioni di euro previsti dalla legge che possono muovere 400 milioni di investimenti”.
“Per il futuro – ha aggiunto Trasatti – per ciascun miliardo di euro stanziato per la ricostruzione, il 5% l’anno, pari a 50mila euro, saranno destinati al rilancio delle attività produttive solo se questo sarà previsto nella nuova zonizzazione”.
Il recente provvedimento varato dalla giunta regionale collega però la possibilità per il cratere di accedere ai benefici solo attraverso la concessione dell’allargamento del criterio della popolazione da parte del Governo.
Di qui la richiesta della CGIL a tutti i candidati alla presidenza della Regione ad assumere un impegno ufficiale, prima delle elezioni, per garantire l’inclusione del cratere nella nuova zonizzazione.


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L'autore

Carmine Perantuono
Laureato in Giurisprudenza, è giornalista professionista dal 1997. Ricopre il ruolo di Direttore Responsabile di Rete8.

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