CHIODI: “VALUTEREMO…”
“La notizia degli arresti e le accuse formulate sono molto gravi. Nelle prossime ore credo ne sapremo di più e valuteremo il da farsi”. Lo ha detto il presidente della Regione Abruzzo, Gianni Chiodi, in merito all’arresto dell’assessore alla Cultura, Luigi De Fanis. “Non ho al momento ulteriori elementi. Spero che gli accusati siano in grado di chiarire la loro estraneità”.
PAOLUCCI (PD), “CHIODI NON MINIMIZZI”
«Siamo dispiaciuti sul piano umano per la vicenda dell’assessore De Fanis, e ci auguriamo possa spiegare fatti e circostanze e uscire dalla vicenda a testa alta. Ma sul piano politico non possiamo che evidenziare che la cultura abruzzese è precipitata nel baratro e non da oggi: dall’addio a eventi internazionali come il festival di Dacia Maraini alla crisi strutturale delle sistema bibliotecario, la cultura abruzzese sta vivendo uno dei suoi momenti più critici. Noi siamo mobilitati perché si scriva presto un’altra storia: si voti non oltre marzo perché questa nuova storia inizi presto». Lo afferma il segretario regionale del Pd Silvio Paolucci. «Ora ci attendiamo che Chiodi non minimizzi di nuovo – sottolinea Paolucci – perché la verità è che la sua giunta è stata nuovamente travolta. Siamo a pochi giorni dalla fine della legislatura e non sappiamo ancora quando si voterà per calcoli di opportunismo del centrodestra: l’Abruzzo, con Chiodi, sta vivendo una stagione buia che non merita assolutamente. In questi mesi, almeno si abbia il coraggio di scegliere un nome autorevole per guidare l’assessorato alla cultura, che deve tornare ad essere uno dei motori dello sviluppo economico e sociale della nostra regione con l’augurio che De Fanis torni ad essere l’apprezzato operatore medico che è».
VENTURONI: “STENTO A CREDERE”
“Non ho i dettagli ma conoscendo De Fanis stento a pensare che possa aver preso soldi per sè,altre cose non le so”. Così il capogruppo del Pdl in Consiglio regionale, Lanfranco Venturoni, sull’arresto dell’assessore regionale alla Cultura,Luigi De Fanis. Dal tono delle parole di Venturoni si capisce che questa per il Pdl e il centrodestra regionale è una giornata nera alla luce del fatto che la nuova bufera giudiziaria che siabbatte sull’Abruzzo arriva con il Popolo della libertà a fortissimo rischio scissione e con una campagna elettorale chesta per iniziare con le elezioni regionali fissate per il 25 e 26 maggio del prossimo anno. Anche se Venturoni sottolinea che il Consiglio regionale,previsto proprio nella giornata di oggi, dopo due sedute improduttive per l’assenza dei consiglieri del Pdl, si farà regolarmente. In relazione alle vicende interne al Pdl Venturoni evidenzia il fatto che “spera fino in fondo che non ci si divida, spero Berlusconi ci ripensi, a livello umano credo abbia ragione perché é una vittima del sistema giudiziario, ma far cadere il governo e andare alle elezioni con il Porcellum époliticamente un suicidio”.
TOTO: SUBITO AL VOTO
“Al di la’ delle responsabilita’ giudiziarie personali, rispetto alle quali, al momento, vale, ovviamente, il principio d’innocenza, vi e’, pero’, una responsabilita’ politica di cui il presidente della regione non puo’ evitare di farsi carico. In questa situazione, come segno dell’assunzione di responsabilita’ politica, si provveda, percio’, a fissare la data delle elezioni regionali alla scadenza piu’ prossima a quella naturale del mandato. Per questo, si voti subito”. Questo il commento del coordinatore Daniele Toto, (Futuro e Liberta’ per l’Italia) in relazione all’arresto dell’assessore De Fanis.
M5S: “MALA GESTIO”
“Questo gravissimo episodio e’ l’ennesimo esempio di mala gestio della cosa pubblica da parte della vecchia politica, e’ il sintomo di una classe dirigente avulsa dalle reali necessita’ del territorio e tesa al mero profitto personale”. Cosi’ il Movimento 5 Stelle Abruzzo commenta l’arresto dell’assessore Luigi De Fanis. “E’ l’ennesimo segnale – prosegue il movimento – che anche in Abruzzo dobbiamo combattere contro il malcostume, la corruzione e l’indifferenza di chi ci governa per riappropriarci delle nostre risorse naturali, paesaggistiche, culturali e turistiche. E’ ora di spezzare questa catena, e’ tempo di mandarli tutti a casa! Fortunatamente questa occasione e’ imminente, le elezioni regionali sono vicine. Cogliamo l’occasione per invitare il presidente Chiodi ad indire le elezioni il piu’ presto possibile, altrimenti vi e’ il rischio che a maggio non vi saranno piu’ assessori ‘non indagati o non arrestati’. Mentre le scuole cadono a pezzi, mentre nella Biblioteca regionale di Pescara si raccoglie l’acqua piovana con pentole e catinelle, mentre la Biblioteca provinciale di Chieti attende ancora di essere ricostruita dopo il crollo avvenuto nella notte tra il 2 e il 3 giugno 2005, l’assessore regionale alla Cultura viene arrestato per concussione, truffa aggravata e peculato legati all’erogazione dei contributi regionali per l’organizzazione degli eventi. Politico di lungo corso – conclude il Movimento 5 Stelle Abruzzo – De Fanis ricopre anche l’incarico di consigliere comunale ad Atessa, un doppio incarico dunque, in perfetto stile ‘casta’. Non vogliamo pensare male, ma gli episodi su cui si dovrebbe fare chiarezza sono diversi e riguardano l’intera attivita’ della Giunta regionale”.
IDV: “SUBITO ALLE URNE”
“Non e’ nostro compito entrare nel merito delle vicende giudiziarie , perche’ abbiamo rispetto del lavoro della magistratura, ma un dato politico importante va detto in modo chiaro. Il caso dell’assessore De Fanis e’ il quarto incidente giudiziario, in ordine di tempo, che ha coinvolto direttamente questa giunta regionale e non puo’ essere derubricato a un fatto personale, occasionale o ad un semplice accidente di percorso”. E’ quanto ha dichiarato il segretario regionale IdV Alfonso Mascitelli, dopo la notizia degli arresti dell’assessore alla cultura Luigi De Fanis. ” Chiodi si era presentato agli abruzzesi, sfruttando la vicenda di Del Turco, come il novello paladino della moralita’ e dell’etica; in questi anni invece la sua giunta, con la media giudiziaria di un assessore ogni quindici mesi, ha saputo solo dimostrare una gestione scientifica del potere imperniata di clientelismi, favoritismi e affarismi vari. A questo punto, Chiodi non puo’ piu’ avere alibi o pretesti nel rinviare vergognosamente le elezioni. Il peggior danno economico e’ la sua permanenza oltre i limiti consentiti dalle leggi e dalla Costituzione. Se ha un minimo di senso di responsabilita’, dopo questo fatto gravissimo, indica subito le elezioni e abbia il coraggio di risottoporsi subito alla volonta’ degli abruzzesi”.
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