In quella che è conosciuta come la “regione verde d’Europa”, anche se in realtà molto spesso questa definizione resta astratta, il bilancio del WWF per l’anno che va in archivio è positivo. Lo dice nel suo report 2013 il presidente Luciano Di Tizio che identifica nella manifestazione del 13 aprile la copertina delle tante lotte ambientaliste : 40 mila persone, ordinate e colorate, in rappresentanza di istituzioni, associazioni e semplici cittadini, che a Pescara gridarono un “no” forte e chiaro alla deriva petrolifera. “Battaglia non chiusa – spiega Di Tizio – perché alla minaccia di Ombrina in mare si sono aggiunti atri progetti a terra nonostante nel mondo si stia cercando un po’ ovunque alternative ai combustibili fossili” . Sembra essere stato più marcato, invece, il successo ottenuto in un altro estenuante braccio di ferro : Bomba, progetto della Forest per l’estrazione di gas sotto il lago; mentre resta nel limbo il battesimo del Parco Nazionale della Costa Teatina che, a distanza di più di 10 anni è ancora oggetto di scontro sui confini. “Niente proroghe. Il ministro dell’Ambiente, Orlando, nomini un commissario che dal 2 gennaio proceda d’ufficio a disegnare il parco” – spiega il numero uno del WWF Abruzzo che aggiunge – “Ogni anno occorre una mobilitazione forte contro i calendari venatori, contro i tagli nei finanziamenti destinati alla gestione delle oasi e anche contro politiche scellerate come quella che nel 2013, per ben due volte ha portato la maggioranza che attualmente governa la Regione a “riperimetrare” il Parco regionale Sirente Velino. Le 200 mila firme raccolte in poche giorni hanno dimostrato quanto scriteriata fosse quella scelta”. Di Tizio chiude ponendo la sottolineatura su un paio di altre vicende: quella “tristissima” di Francavilla al Mare culminata con il taglio dei tigli di viale Nettuno imposto dalla giunta Luciani, un’ostinazione che è valsa al primo cittadino il Premio Attila e poi quella più generale dell’eccessiva cementificazione del territorio, emersa in tutta la sua ampiezza nel corso della recente alluvione. Dall’acqua piovana a quella non solo potabile, ultimo capitolo preso in esame : difesa dei fiumi, saggia gestione degli acquedotti, processo per l’inquinamento di Bussi che nel 2014 arriverà a sentenza. Tutte battaglie che hanno visto e vedranno il WWF in prima fila “Ne siamo orgoglio ma è grave che la tutela degli interessi e della salute dei cittadini passi soprattutto per l’impegno di un’associazione di volontari. Dal voto di maggio dovrà uscire una nuova classe politica regionale più attenta a questa tematiche” è l’auspicio finale di Luciano Di Tizio.
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