Presentazione ufficiale, questa mattina a L’Aquila, della settima Festa Nazionale dell’Agricoltura, l’evento biennale promosso dalla CIA, la Confederazione Italiana Agricoltori in programma da oggi a alla prossima domenica 15 nel centro storico di Teramo.
Sarà una vetrina eccezionale per oltre 10mila eccellenze italiane, un evento per il quale si stima l’arrivo, a Teramo, di oltre 600mila visitatori. La formula è quella della mostra-mercato su una superficie di oltre 65 mila metri quadri, occupati da palchi e tensostrutture e stand, ma anche convegni con ospiti di caratura nazionale. E, ancora, laboratori didattici, degustazioni e conoscenza dei prodotti tipici, intrattenimento e folklore. Oggi insieme alla presentazione dell’evento è stato presentato il dossier inedito CIA – CENSIS “L’economia nelle aree colpite dai terremoti”, al quale si lega lo slogan scelto per questa edizione: “Dalla terra ferita rinasce la Vita”. Ospite della Confederazione degli Agricoltori questa mattina a L’Aquila anche il ministro dello sviluppo economico Zanonato.
“Si tratta di una vera e propria ‘festa dell’agricoltura nazionale’ – spiega Domenico Falcone, presidente regionale della Cia – nata per portare attenzione e riflettori sulla filiera enogastronomico e agricola d’Italia, portata in Abruzzo per parlare di un patrimonio che appartiene a tutti e che rappresenta un’opportunità importante di crescita e sviluppo per tutti. Saranno quattro giorni per vivere, assaggiare e guardare avanti, un’occasione da non perdere con enormi ricadute positive sul territorio e che ci apprestiamo a vivere al meglio, mettendo in campo tutte le energie della filiera”. Un treno che passa per l’Abruzzo per parlare anche di ricostruzione: “Nel 2009 abbiamo proposto al presidente nazionale Cia Giuseppe Politi di portare la manifestazione più importante della nostra sigla in Abruzzo per offrire alla nostra regione un’occasione di rinascita e di affermazione – spiega ancora Falcone, presidente regionale della Cia – L’Abruzzo ha un paniere generoso di prodotti tipici, una storia agricola importante, imprenditori di qualità e una grande determinazione, doti che dobbiamo utilizzare per conquistare un orizzonte più vasto e affermare il made in Abruzzo fuori dalla nostra regione e fuori dai confini nazionali. La Festa Nazionale dell’Agricoltura serve anche a questo: porta in Abruzzo l’agricoltura di tutta Italia e offre all’agricoltura abruzzese una grande ribalta italiana. Si parte dall’Aquila con la presentazione di un documento inedito sulle economie dei territori colpiti dal terremoto per capire a che punto è il cammino di ricostruzione economica nelle aree colpite e si stabilisce a Teramo, che, grazie alla rappresentanza di oltre 10mila tipicità da tutta Italia, diventerà per quattro giorni la capitale italiana dell’agricoltura, accogliendo decine di migliaia di persone fra strutture ricettive, piazze, negozi e locali pubblici”. Si stima arrivino a Teramo oltre 600mila persone, la formula è quella della mostra-mercato su una superficie di oltre 65 mila metri quadri, occupati da palchi e tensostrutture e stand, ma anche convegni di caratura nazionale, due in particolare in programma a Teramo venerdì 13: quello dell’associazione Cia “Donne in Campo”, un evento tutto al femminile, in programma presso la Sala San Carlo (ore 10) su “Sovranità alimentare e Difesa del Territorio” a cui parteciperanno imprenditrici da tutta Italia oltre al ministro all’Agricoltura Nunzia De Girolamo; quello dei pensionati (Anp) e dei giovani (Agia) della Cia su “Il valore della terra nel passaggio generazionale”, stessa location ma dalle ore 16. E, ancora, laboratori didattici per grandi e piccini, degustazioni e conoscenza di alcuni prodotti tipici, come l’Igp abruzzese della carne bovina marchigiana, affidata all’Arcab Abruzzo (Associazione regionale carni bovine), intrattenimento e folklore.
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