video » Agguato Montesilvano: indagini a buon punto

carlopavoneProseguono spedite e su più fronti le indagini dei carabinieri sull’agguato di mercoledi sera in Via De Gasperi a Montesilvano ai danni di Carlos Pavone e a sentire gli stessi interessati serpeggia anche un certo ottimismo sulla soluzione del caso. Intanto individuato il calibro dell’arma usata per sparare alla tempia dell’ingegnere italo-venezuelano, un calibro pesante, 9 0 38, e non é escluso che a sparare sia stato un fucile. I carabinieri sono risaliti a questo importante elemento dall’ogiva estratta dal cranio di Pavone che resta stazionario anche se in gravi condizioni, presso il reparto di rianimazione dell’ospedale civile di Pescara. Si attendono anche gli esiti di alcune analisi ritenute fondamentali, quelle sulle impronte del coltello macchiato di sangue, trovato ai piedi del cassonetto dove é stata trovata, nascosta tra il fogliame, la vittima agonizzante e c’é da sottolineare anche l’individuazione di una persona, l’unica, che gli inquirenti hanno deciso di sottoporre all’esame stub ( quello che individua tracce di polvere da sparo sulle mani). Non si tratta di un sospettato – si specifica – ma di un atto dovuto nella necessità di escluderla dalle indagini, la sua identità, ovviamente, é celata dal più stretto riserbo. Si scandaglia anche nella vita di Pavone, in apparenza perfetta e senza ombre, e non é escluso che sia davvero così, ma in questi casi nessuna ipotesi va trascurata: al vaglio i tabulati telefonici e i computer dell’ingegnere informatico, mentre, su altro binario, si stanno raccogliendo ancora testimonianze tra chi lo conosceva molto bene.


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