video » Legge elettorale – Il valzer dei seggi tra le province (e lo psicodramma dei candidati)

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consiglio regionale esterno emicicloContinua a dominare l’incertezza sulla distribuzione tra le quattro province dei 29 seggi del Consiglio regionale. Nella coalizione di D’Alfonso confermati i dieci seggi del Pd, i due a “Regione Facile” e “Abruzzo Civico”, mentre un seggio ciascuno spetterà a Centro Democratico, Sel e Italia Dei Valori. Nella coalizione di Chiodi quattro eletti per Forza Italia ed uno ciascuno per Nuovo Centro Destra e Abruzzo Futuro.

I SEGGI “BALLERINI”
Ma il problema principale resta quello della distribuzione territoriale dei seggi. Secondo l’interpretazione della nuova legge che sembra prevalere in queste ultime ultime ore, infatti, non è tassativo, provincia per provincia, il rapporto tra i 4 (o 5 a Chieti) consiglieri di maggioranza e i 3 di minoranza, ma in determinate province (è il caso di Teramo per il centrodestra e L’Aquila per il centrosinistra) in cui una coalizione abbia maturato un risultato più alto, essa otterrebbe un maggior numero di seggi, con una “trasmigrazione” degli stessi da una provincia all’altra. Ecco perché D’Alfonso otterrebbe un seggio in più a L’Aquila e uno in meno a Teramo. Sta di fatto che i partiti, ad oggi, non sanno ancora a quale circoscrizione provinciale siano assegnati i propri eletti. Di qui una vera e propria girandola emotiva di reazioni. C’è chi ha già festeggiato e rischia di andare incontro a una cocente delusione, chi se la prende con i giornalisti, chi (anche tra coloro che hanno votato una legge elettorale così cervellotica) minaccia ricorsi. Una situazione che rischia di protrarsi a lungo: solo la Corte d’Appello chiarirà la questione con la convalida degli eletti. Ma non prima di diversi giorni.

I POSSIBILI ELETTI CON IL NUOVO CRITERIO
Sono 17 i seggi in via di assegnazione alla coalizione vincente con Luciano D’Alfonso governatore e quindi 12 quelli spettanti alle minoranze: 6 per le liste di Chiodi e 6 per il M5s.
Per il PD: Paolucci (7900) e  D’Alessandro (4762) la provincia di Chieti, Mariani (5818), Pepe (7678), Monticelli (3735) per Teramo. Di Matteo (6587) Balducci (3855) e Sclocco (3680) per la provincia di Pescara. Pietrucci ( 7095) e Di Pangrazio (6122) per l’Aquila.
Per la lista civica “Regione Facile”: Berardinetti (2677) a l’Aquila e Monaco a Chieti (2911).
Per la lista civica “Abruzzo Civico”: Gerosolimo (5493) per l’Aquila e Olivieri (2238) per Chieti. Elezione probabile per Di Nicola (2012) col “Centro Democratico” a L’Aquila. Mazzocca (1166) e’ l’eletto per Sel a Pescara. Il seggio dell’Idv dovrebbe scattare a Chieti con Paolini (1326).
Veniamo all’opposizione: oltre al presidente uscente Gianni Chiodi i 4 in quota Forza Italia risulterebbero gli assessori uscenti Gatti (10528) per Teramo e Febbo (5891) per Chieti, e i consiglieri riconfermati Iampieri per l’Aquila (3855) e Sospiri per Pescara (4671).
Per “Abruzzo Futuro” Di Dalmazio (4201) a Teramo, dove il NCD elegge D’Ignazio (2853).
6 seggi per il Movimento 5 Stelle: Marcozzi (3252) e Smargiassi (1816) per Chieti, Ranieri (1682) per L’Aquila, Pettinari (2289) e Bracco (1092) per Pescara, Mercante (1767) per Teramo.

INTERROGAZIONE DEL M5S: “FIGURACCIA DELLA REGIONE”, I DATI SOLO DA RETE8
I deputati abruzzesi del M5S portano in parlamento lo scandalo della gestione dei risultati elettorali. Ecco il testo dell’interrogazione al Ministro Alfano:
VACCA, COLLETTI, DEL GROSSO. — Al Ministro degli Interni. — Per sapere – premesso che:
dalle ore 14 di lunedì 26 maggio 2014 il sito della Regione Abruzzo preposto alla diffusione dei dati elettorali è stato completamente inaccessibile agli utenti, oscurando praticamente ogni cittadino che voleva conoscere i risultati in tempo reale dello spoglio delle elezioni regionali;
l’unica fonte dei dati, seppur molto generici, è stata l’emittente televisiva Rete 8;
a differenza delle precedenti tornate elettorali, la regione Abruzzo ha preferito gestire autonomamente sia l’afflusso dei dati elettorali che la pubblicazione degli stessi;
il 24 febbraio 2014 a L’Aquila è stata firmata, dal Presidente della Giunta della Regione Abruzzo e i prefetti de L’Aquila, Chieti, Teramo e Pescara la “Intesa quadro tra il Presidente della Giunta Regionale d’Abruzzo Giovanni Chiodi e i Prefetti della regione Abruzzo con il raccordo del Prefetto della Provincia de L’Aquila nella qualità di rappresentante dello Stato per i rapporti con il sistema delle autonomie in Abruzzo”;
l’intesa prevede, al punto 4, che ” La Regione Abruzzo curerà l’acquisizione dei dati e dei risultati ufficiosi della consultazione direttamente dai Comuni provvedendo alla loro diffusione e dandone comunicazione al Ministero dell’Interno”;
nonostante i dati elettorali, che si riferivano alle comunicazioni pervenute dai comuni alle regioni tramite procedura informatica regionale, non rivestivano carattere di ufficialità, l’accesso diretto agli stessi dati avrebbe consentito di comparare in tempo reale di dati elettorali acquisiti dai rappresentanti di lista delle forze politiche presso le sezioni elettorali e quelli comunicati dai comuni;
tale riscontro di dati elettorali da parte dei rappresentanti di lista, in passato, veniva effettuato presso le Prefetture provinciali in quanto preposte sia a ricevere le comunicazioni dei dati elettorali dai comuni, sia all’invio degli stessi al Ministero degli Interni;
tale scelta di gestione autonoma dei dati elettorali, a dire della regione Abruzzo, è motivata da un minor costo dello stesso -:
quali sono stati, nel dettaglio sezione per sezione, i tempi di comunicazione dei dati elettorali da parte della Regione Abruzzo al Ministero degli Interni;
quali costi avrebbe dovuto sostenere, indicativamente, la Regione Abruzzo se l’intera gestione dei dati elettorali fosse stata affidata al Ministero degli Interni.”

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L'autore

Carmine Perantuono
Laureato in Giurisprudenza, è giornalista professionista dal 1997. Ricopre il ruolo di Direttore Responsabile di Rete8.

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