Pescara, Maggio 1989: le immagini dell’Adunata fecero il giro dei media nazionali ed oltre, perché un mare di Alpini si riversò sulle rive dell’Adriatico, per il 62esimo raduno degli Alpini. Una “location”, quella di una città di e sul mare, che non poté passare inosservata con un’invasione colorata, festosa, pacifica, delle Penne Nere. A distanza di tanti anni, questo grande avvenimento tornerà di nuovo in Abruzzo, il prossimo anno, a L’Aquila, dove la caparbia, l’operosità, la generosità degli Alpini saranno di sprone per far tornare a volare la città Capoluogo, dopo il sisma del 2009. Secondo uno studio dell’Università Cattolica di Milano che ha preso come esempio l’adunata che si è svolta a Piacenza nel 2013, l’evento ha garantito una ricaduta economica di 120 milioni di euro e con gli oltre 300.000 partecipanti che hanno speso 56 milioni solo per viaggio, vitto, alloggio, spese. Dunque potrebbe rappresentare, secondo questo studio, una notevole boccata d’ossigeno per il commercio, la ristorazione, i trasporti, l’agroalimentare anche del territorio aquilano e abruzzese in genere. C’è di più, lo studio ha evidenziato un altro dato interessante relativo all’occupazione: sono stati creati 1.300 nuovi posti di lavoro temporanei, dati che riguardano il territorio emiliano ma che anticipano come l’88esima Adunata degli Alpini potrà essere un punto di riferimento significativo anche per L’Aquila 2015, 15, 16 e 17 maggio. Intanto dall’Abruzzo sono partiti alla volta di Pordenone, dove domani si aprirà l’Adunata di quest’anno, oltre 3.000 Alpini che andranno a “prendersi il testimone”, con l’impegno, dicono dall’ANA, di ospitare nel 2015,a L’Aquila, un evento degno della tradizione alpina e di accogliere le centinaia di migliaia di ospiti che verranno a scoprire o riscoprire il nostro territorio. “L’Aquila non è morta, ma è viva, e saprà ricostruire un futuro radioso” si legge su uno degli striscioni che saranno srotolati a Pordenone dagli Alpini abruzzesi. Il tutto con la benedizione di Papa Francesco, che ieri ha ricevuto a piazza San Pietro, oltre 400 Alpini del IX Reggimento della Brigata alpina Taurinense. E c’è anche un Santo a vegliare sull’Adunata del prossimo anno a L’Aquila, Giovanni Paolo II che tanto amava il tetto degli Appennini, il Gran Sasso. E se non ci sarà il miracolo, di sicuro più che una speranza di firmare grazie alle Penne Nere, un nuovo capitolo sulla rinascita de L’Aquila e del suo territorio, lasciandosi, finalmente, il sisma alle spalle.
{avsplayer videoid=9972}
Sii il primo a commentare su "video » Adunata L’Aquila, a Pordenone gli Alpini abruzzesi prendono il “testimone”"