video » Aca, Luciani: ” nuovo cda e poi un amministratore unico”

acaConvocare al più presto i soci per la revoca del presidente e del cda per procedere prossimamente alla nomina di amministratore unico dell’ Aca. E’ quanto ribadisce il sindaco di Francavilla al Mare Antonio Luciani all’indomani dell’assemblea svoltasi a Pescara nel corso della quale sono stati presentati due documenti, entrambi sottoscritti da una ventina di Comuni, l’uno per chiedere l’eventuale revoca del Cda e l’altro per valutare con piu’ cautela modalita’ e ruolo della governance dell’azienda. Al centro di entrambi c’e’ il futuro dell’azienda comprensoriale acquedottistica dopo le vicende giudiziarie che hanno coinvolto l’attuale presidente Ezio Di Cristoforo , il quale si e’ autosospeso dall’incarico. L’assemblea vera e propria dovrebbe svolgersi nel giro di un mese ed e’ presumibile che i punti contenuti nelle due mozioni vengano tutti inseriti nell’ordine del giorno. Assenti, nella riunione i Comuni di Chieti e Pescara, che avevano richiesto un’assemblea formale e si sono rivolti al Tribunale delle Imprese dell’Aquila. ”C’e’ un gruppo di Comuni” – ci ha detto il sindaco Luciani – “che vuole la convocazione dell’assemblea dei soci per la revoca del presidente e per scegliere tra il cda e l’amministratore unico, oltre alla presa d’atto delle dimissioni di Concetta Di Luzio. L’idea e’ quella di non lasciare ingestita un’azienda da 68 milioni di euro di fatturato, a prescindere dalle vicende giudiziarie”. ”L’altra componente, invece – aggiunge il sindaco – e’ preoccupata soprattutto per le possibili ripercussioni che potrebbero emergere da una scelta cosi’ forte, considerando che al presidente spetterebbe un indennizzo pari a due anni di stipendio”.

Un fiume in piena, tanto per restare in tema acqua, Maurizio Acerbo consigliere regionale e comunale di Rifondazione Comunista, che stamani assieme al segretario provinciale di Pescara Corrado Di Sante ed a Riziero Zaccagnini, consigliere comunale di Tocco da Casauria, è intervenuto sulla questione Aca, all’indomani dell’assemblea di ieri, dei sindaci. Un incontro interlocutorio, per la verità, in cui non sono state prese decisioni ufficiali. Tutto rinviato con due documenti per discutere del caso Ezio Di Cristofaro, l’attuale presidente dell’Aca coinvolto in un’inchiesta per presunte tangenti. Acerbo chiede uno “scatto di orgoglio” ai sindaci del Pd e li “striglia”, affinché decidano per la richiesta di dimissioni di Di Cristofaro. In più, vuole l’uscita del Comune di Pescara dall’Aca e la costituzione di un’azienda pubblica perché l’acqua è dei cittadini che pagano un prezzo troppo alto, non solo in senso figurato. “Avevamo denunciato da tempo la cattiva gestione dell’Aca e del partito dell’acqua” conclude, perentorio, l’esponente di PRC.


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