“Imprenditore commerciale fallibile” : è il passaggio chiave del decreto del tribunale di Pescara che ha ammesso al concordato preventivo l’ACA, l’Azienda Consortile Acquedottistica, società per azioni sotto il controllo pubblico, che dunque passa alla storia per questa interpretazione giuridica. Intanto consente all’amministratore unico, Vincenzo Di Baldassarre, che aveva azzardato la strada del concordato, di aprire il confronto con i creditori e di provare a ripianare il debito da 100 milioni di euro. Una voragine aperta dalle precedenti gestioni amministrative che sarebbe diventata una spada di Damocle sulle popolazioni servite se fossero stati i Comuni aderenti a doverla ripianare.
Il nuovo corso riparte dal concordato preventivo e dalla supervisione di Guglielmo Lancasteri, il commercialista pescarese scelto per vigilare e garantire creditori e utenti : i primi per le spettanze pregresse, i secondi per la qualità di un servizio che ha lasciato molto a desiderare negli ultimi anni. Falle da tappare in una rete idrica colabrodo tanto per adoperare un eufemismo!

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