Agiscono sul dolore riducendo le infiammazioni e abbassandone la sensibilità, la percezione ma i loro benefici non si limitano alle proprietà analgesiche. Sono i cannabinoidi e, la recente legalizzazione della cannabis a scopo medico, è stata accompagnata da diversi studi scientifici che ne ha evidenziato le numerose applicazioni terapeutiche: si va dal trattamento di nausea, vomito e sindrome premestruale a quello contro le perdite di appetito, l’asma, e il glaucoma. La marijuana aiuterebbe ad alleviare i sintomi della sclerosi multipla e delle lesioni al midollo spinale, oltre che a rilassare chi soffre di dolore cronico. E poi ci sono gli effetti positivi su artrite, disordini bipolari, cancro al colon e al seno, Aids, depressione, leucemia, tic nervosi, Alzheimer, anoressia, stress post-traumatico… Insomma, la lista è lunga e la letteratura scientifica sterminata, ragione per cui sempre più paesi stanno lanciando trial clinici o approvando l’uso medicinale della pianta.
Dunque, viene considerata quasi una svolta epocale la mancata impugnazione, da parte del Governo centrale, della legge promulgata nello scorso gennaio dalla nostra Regione nella quale è prevista l’erogazione su ricetta medica, che apre anche alla prescrizione dei medici di famiglia, dei farmaci galenici a base di cannabinoidi. In precedenza altre leggi regionali erano state impugnate dal Governo Monti. La pensa diversamente il ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, favorevole alla cannabis per uso terapeutico, che ha sottolineato come un domani “saranno poi le Regioni a decidere se porre o meno il relativo costo a carico del proprio Servizio Sanitario”.
E di svolta epocale parla Maurizio Acerbo, di Rifondazione Comunista, promotore e primo firmatario della legge, poi sottoscritta da Antonio Saia (dei Comunisti Italiani), da Riccardo Chiavaroli e Walter Di Bastiano, all’epoca della presentazione della legge consiglieri del PdL. Legge composta da 9 articoli che ora può entrare in vigore con grande sollievo per quell’universo davvero smisurato di persone che quotidianamente combattono con il dolore.
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