REDAZIONE- Dopo una settimana tormentata, negli ultimi giorni clima decisamente più sereno. La società ha fatto quadrato intorno alla figura del tecnico sostenuto, così pare, dallo spogliatoio. Le buone intenzioni dovranno esser, tuttavia, dimostrate sul campo. Al “San Nicola” di BARI, insomma, tassativamente vietato sbagliare. La squadra ha già raggiunto il capoluogo pugliese dove svolgerà la seduta di rifinitura. Con i rientri di ZAURI e SCHIAVI, MARINO tornerà al 3-4-3, ovvero al sistema di gioco più congeniale alle caratteristiche dell’organico. Ma non è solo, come sempre, una questione di numeri e formulette. Urgono, infatti, solidità, compattezza , ma anche equilibrio e grande attenzione, ciò che, di fatto, è mancato nel match col VARESE e, più in generale, nelle ultime quattro partite di campionato. Il probabile undici: BELARDI tra i pali, ZAURI, SCHIAVI e BOCCHETTI in difesa. BALZANO e il rientrante ROSSI sulle corsie laterali. BOVO e BRUGMAN nel cuore del reparto nevralgico. Davanti, il consueto tridente POLITANO-MANIERO-RAGUSA. Indisponibili SAMASSA, CAPUANO e SALVIATO. Per contro BARI privo di NADAREVIC per infortunio e POLENTA causa squalifica. I due tecnici ALBERTI e ZAVETTIERI tornano al 4-3-3. Certo l’impiego al centro della difesa del giovane Marco CHIOSA, classe ’93, scuola TORINO ex NOCERINA. Giocherà in coppia con CEPPITELLI. Esterni bassi SABELLI e CALDERONI. Ai margini, dunque, l’ex Damiano ZANON. Dopo la squalifica scontato il rientro di DEFENDI. Da decidere se a metacampo o nel tridente d’attacco dove l’altro ex l’albanese Edgar CANI, cresciuto nel vivaio biancazzurro, è in ballottaggio con il portoghese JOAO SILVA. Arbitra PAIRETTO di NICHELINO. Alla domanda “Gara senza appello?”, il tecnico del PESCARA ha risposto “Non temo l’esonero. La società mi è vicina così come i ragazzi. Sono certo che ci riprenderemo”.

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