Una complessa operazione in materia di contrasto della criminalità economica effettuata congiuntamente dalla Compagnia di Vasto e dal GICO de L’Aquila, ha portato alla segnalazione all’Autorità Giudiziaria di 7 soggetti nonché al sequestro di relativi beni immobili per un valore superiore ai 2.000.000 di euro. L’indagine iniziata nell’anno 2013, coordinata dall’allora Procuratore Capo di Vasto, Francesco Prete, ha consentito di accertare un rilevante patrimonio frutto di proventi illeciti. L’attività svolta dai militari tramite un approfondito screening sul patrimonio di numerosi soggetti residenti nel territorio del Vasto, ha consentito di individuare alcuni soggetti, caratterizzati da forti vincoli di affiliazione grazie anche allo stretto vincolo parentale, dediti in via continuativa e stabile alla commissione di reati in settori quali lo spaccio di sostanze stupefacenti, l’usura e le estorsioni. Queste indagini, espletate anche attraverso l’analisi di tutte le movimentazioni bancarie effettuate sui conti correnti intestati ai soggetti interessati, si sono avvalse anche delle banche dati per una esaustiva ricostruzione patrimoniale dei soggetti indagati. Sono stati dunque “mappati” gli assetti familiari dei soggetti ritenuti pericolosi, e accertato il patrimonio riconducibile ai rispettivi nuclei familiari. Sono emerse, secondo gli investigatori, significative sproporzioni reddituali/patrimoniali, idonee a dimostrare la provenienza “non lecita” delle fonti di sostentamento. L’Autorità Giudiziaria vastese a seguito di una circostanziata proposta di applicazione della misura di prevenzione patrimoniale, a carico di 7 persone fisiche, ha infine emesso decreto di sequestro di beni nei confronti degli indiziati. Nel dettaglio si tratta di due terreni e tre fabbricati, tra cui una villa nella periferia vastese, per un valore di mercato superiore ai 2 milioni di euro.