La crisi? Ha moltiplicato le imprese di taluni settori riconducibili alla più generica voce  “offerta turistico-ricettiva” registrando in Abruzzo un vero e proprio boom per alloggio e ristorazione. ” Un aumento vertiginoso tra il 2008 e il 2013, un periodo di crisi particolarmente violento dell’economia abruzzese, in cui ai tanti che hanno perduto il lavoro, o che per la prima volta hanno avviato una attività, questo settore dell’impresa regionale deve essere parso un buon investimento”. Questa la fotografia delineata da Aldo Ronci, nel corso dell’odierno forum, organizzato a Pescara dalla Cna, sulle prospettive del turismo abruzzese. ” Negli otto anni compresi tra il 2000 e il 2008 – spiega il curatore della ricerca – questo particolare settore della nostra economia aveva segnato un aumento, tecnicamente definibile “fisiologico”, con 1.571 unità in più. Andamento ben diverso, invece, quello registrato nei cinque anni successivi: con una crescita di 2.248 unità si può parlare, senza tema di smentita, di numeri in evidente controtendenza rispetto al totale delle imprese abruzzesi decresciute del 2,28% (2,45% media Italia)”. Un forum, quello di questa mattina a Pescara, servito anche e soprattutto a fare il punto della situazione sulle tante ciriticità che, se non affrontate e risolte,  rischiano di frenare investimenti, sviluppo, progettualità. Uno studio del Cresa, anch’esso illustrato questa mattina, parla di una regione poco conosciuta all’estero o meglio poco promossa e offerta: “Nel 2013 – dice Tomei della FIBA- CNA –  nella nostra regione gli stranieri hanno rappresentato appena il 12,5% degli arrivi e il 14% delle presenze, contro una media nazionale del 47% circa. Dati che parlano da soli e per i quali l’intraprendenza del singolo o la voglia di investire dell’imprenditore può davvero poco- sottolinea Tomei -, occorre, ora più che mai, che la politica faccia la sua parte e non come in passato con gli aiuti a pioggia, spesso sperperati e dispersi, bensì programmando la promozione dell’immagine e la tutela del territorio con lungimiranza e coraggio”.