Trabocco del Turchino- Indagata la giunta di San Vito

trabocco-del-turchino-Inizialmente contro ignoti ora il fascicolo aperto dal procuratore Francesco Menditto sul crollo del trabocco del Turchino ha un destinatario e una più dettagliata ipotesi di reato. Risulterebbe indagata, infatti, la giunta comunale di San Vito per “presunto reato ambientale legato alla distruzione o alterazione di bellezze naturali soggetti a speciale protezione nonchè mancata prevenzione dell’evento”. Un crollo, quello del trabocco simbolo della costa teatina, avvenuto la notte del 26 luglio e per le cui perizie tecniche, sempre nella giornata di ieri, Menditto ha dato mandato all’ingegnere forense de Acetis, di Pescara. Trenta giorni di tempo per mettere nero su bianco quanta responsabilità “umana” ci sia in questo crollo causato da una forte mareggiata, ma certamente avvenuto anche per lo stato di incuria e abbandono in cui da tempo versava la splendida struttura. Certo che si farà luce sull’accaduto il sindaco di San Vito Rocco Catenaro il quale la mattina del crollo fu tra i primi a recarsi sul posto: un trabocco che attendeva da tanto, troppo, tempo di essere ristrutturato e fortificato specie nella sua ossatura centrale. Lavori, forse tardivamente programmati che ora dovranno attendere l’esito delle perizie e quindi trenta giorni a partire da ieri.

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