Tercas-Caripe, Legnini: “Fondazioni co-protagoniste

legnini cf445“Nell’operazione di salvataggio del gruppo bancario Tercas-Caripe auspico che le fondazioni abruzzesi possano avere un ruolo da protagoniste a tutela dell’autonomia societaria e patrimoniale delle aziende creditizie e del sistema economico abruzzese, in partnership con il socio industriale Banca popolare di Bari, indicato dalla Banca d’Italia e ratificato dalla Fondazione Tercas”. Lo afferma il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Giovanni Legnini che aggiunge: “Concordo con le preoccupazioni espresse dal mondo economico di Pescara e non solo, tanto più che la vicenda Tercas si colloca a valle di una profonda ristrutturazione del sistema creditizio abruzzese, figlia della crisi, di episodi di mala gestione e di scelte discutibili. Adesso occorre guardare avanti, salvaguardando irisparmiatori, l’occupazione e un mercato del credito aperto e intelligente, soprattutto per le piccole e medie imprese e per la famiglie, la cui grave restrizione è stata causa ed effetto della grave recessione di questi anni.
Il salvataggio delle banche non è compito del governo, che è titolare del solo potere di controllo sulle fondazioni bancarie a mezzo del MEF, e tantomeno della politica sin qui accusata di ingerenze e impropri collegamenti con il mondo bancario.
Consapevole e convinto di tali limiti, ho seguito costantemente l’evoluzione della crisi Tercas-Caripe, non quale membro del governo ma quale rappresentante istituzionale del territorio. La crisi del gruppo bancario si è rivelata più grave del previsto fino ad ipotizzare la liquidazione coatta amministrata, uno scenario catastrofico non solo per il territorio abruzzese.
Grazie all’intervento del fondo interbancarioper la tutela del risparmio e alla disponibilità dellaBanca popolare di Bari, che garantiranno un corposo apporto di liquidità fuori dalla portata di qualunque soggetto finanziario abruzzese, i risparmiatori sono tutelati e il gruppo bancario avrà una prospettiva.
Ora bisogna far in modo” -conclude Legnini- “che le fondazioni e le forze economiche abruzzesi siano co-protagoniste del progetto di rilancio, che non mi risulta ci sia ancora e che andrà urgentemente costruito. Tutti dobbiamo remare in tale direzione, e io mi sento impegnato in tal senso, consapevoli dell’autonomia decisionale delle fondazioni bancarie da preservare ma da indirizzare alla cura degli interessi collettivi”.

L'autore

Carmine Perantuono
Laureato in Giurisprudenza, è giornalista professionista dal 1997. Ricopre il ruolo di Direttore Responsabile di Rete8.

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