Ora è guerra aperta tra la Asl di Teramo e la Parkink Srl, che gestisce il parcheggio del Mazzini. Perché da domani i cancelli del parcheggio dell’ospedale di Teramo resteranno chiusi. Quindi sarà sicuramente caos per i pazienti e i dipendenti che non avranno più a disposizione la sosta multipiano. Il rapporto tra gestore e Asl era teso da tempo e adesso si è arrivati alla rottura. Nella giornata di ieri la società gestore dell’impianto ha spedito una nota via fax con la quale ha annunciato la chiusura. Il parcheggio multipiano è stato inaugurato a dicembre del 2011: l’opera è costata 12 milioni di euro. All’origine del problema ci sarebbero i lievitati costi della struttura, la somma elevata che serve per chiudere i lavori e completare l’opera, ma soprattutto la scarsa redditività del multipiano che incassa poco meno di 200.000 euro all’anno. Un ritorno poco consistente alla luce degli investimenti fatti dalla Parking, che finora ha speso tra gli 8 e i 9 milioni di euro e prevede di doverne spendere altri 5 per il completamento. Un ‘ritocco’ al contratto con la chiusura definitiva dei parcheggi a raso gratuiti, presenti attorno all’ospedale e l’aumento della tariffa che attualmente è di 75 centesimi l’ora, da portare a 1,40 iva compresa, è quanto chiesto dalla Parking. Argomenti troppo ‘caldi’ perchè la Asl li affronti e li autorizzi a cuor leggero. Infatti la risposta del direttore generale Rolleri è stata totalmente negativa. La chiusura dei piani a raso è prevista dall’accordo ma a fine lavori, e a opera riconsegnata, dice il manager, non prima. Inoltre ha detta della Asl il gestore richiede anche il versamento di una quota d’affitto del centro congressi previsto nella zona da completare, pari a circa 120.000 euro all’anno, oltre al trasferimento all’interno della struttura del bar dell’ospedale, con conseguente trasferimento del ricavo di attività alla Parking di circa 160.000 euro, all’affitto di 6 appartamenti a uso foresteria, per un totale di attivi da girare alla Parking srl di circa 400.000 euro all’anno. Insomma, una questione assolutamente delicata che bisogna risolvere nell’immediato, altrimenti i primi a pagare da domani saranno proprio i dipendenti e i tanti pazienti dell’Ospedale Mazzini di Teramo.