Con sei liste in appoggio e un dato definitivo di preferenze pari al 49,78% il sindaco uscente di Teramo Maurizio Brucchi va al ballottaggio dell’8 giugno sfidando l’avvocato del Pd Manola di Pasquale e il suo 25,09%.
Sfumata davvero di un soffio la riconferma di Brucchi: successore di Chiodi, suo fedelissimo alleato anche in questa tornata elettorale, a pochi seggi dal dato definitivo sembrava stesse agganciando la vittoria al primo turno, ma quando le sezioni sono diventate 80 su 80 il sogno è sfumato.
16.467 le preferenze andate a Brucchi contro le 8.301 della Di Pasquale : exploit disatteso per l’avvocato teramano in quota Pd sostenuta anche dalla lista civica “Teramo Cambia”.
All’8,16% si è fermato, invece, il candidato grillino Fabio Berardini distanziando di poco il 7,71% di Gianluca Pomante con l’omonima lista.
Per finire Graziella Cordone ferma al 4,06%, Berardo Rabbuffo col 2,60% e Giorgio Giannella col 2,56% di preferenze.
Ballottaggio, dunque, tra due settimane anche per Teramo come per Pescara e Montesilvano: tempi supplementari per la campagna elettorale che riparte già da oggi. Passata la notte, infatti, partiti e liste civiche si rimetteranno subito al lavoro alla caccia di nuovi apparentamenti. Compito che a giudicare dai risultati del primo turno sarà più delicato per il Pd provinciale certamente orientato dalla segreterai regionale del partito.
Un dato, su tutti, resta in evidenza: la massiccia affluenza alle urne pari al 74,25% degli aventi diritto.