21 novembre del 1943, la tristemente nota prima divisione paracadutisti della Wermacht cerca di difendere strenuamente dalla Linea Gustav, il tentativo di avanzata delle Forze Alleate guidate da Montgomery ed eseguendo il folle ordine di Hitler di fare terra bruciata intorno, si rende protagonista di una delle più tragiche e vili rappresaglie nei boschi dei Limmari a Pietransieri, frazione di Roccaraso, trucidando senza apparenti motivi se non quelli di velati sospetti di collaborazione con i partigiani, ben 128 innocenti, 34 bambini al di sotto dei 10 anni, di cui uno di appena un mese e sessanta donne. I corpi avvolti dalla neve, furono scoperti solo nella primavera successiva. Per quell’eccidio l’intera comunità di Roccaraso non ebbe mai giustizia. Ma ora, dopo la sentenza della Consulta che ha dichiarato incostituzionali le norme che impediscono di agire in giudizio contro la Germania, si apre un nuovo spriraglio: “Il Comune di Roccaraso accoglie con favore questa pronuncia che ci permette di portare avanti la nostra battaglia che non e’ finalizzata all’aspetto economico ma al riconoscimento di un principio fondamentale per tutelare la memoria delle nostre vittime- cosi il sindaco di Roccaraso Di Donato che ha ricordato che l’amministrazione comunale ha deciso, alla fine del 2011, di proporre un’azione di giudizio risarcitorio nei confronti della Repubblica Federale di Germania per i crimini commessi a danno della popolazione di Pietransieri nel novembre 1943 “. Ora, ha concluso il sindaco di Roccaraso, “questa pronuncia ci legittima e ci da’ la forza di andare avanti insieme agli altri Comuni italiani che da tempo hanno avviato battaglie analoghe. E’ un riconoscimento che dobbiamo alle nostre vittime della barbarie nazista e alle loro famiglie”.
Strage nazista dei Limmari: Ora si può riaprire il caso

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