“In relazione alle ordinanze con le quali si imputa all’Azienda di non aver eseguito gli ordini dei Giudici e di aver tenuto comportamenti dilatori con riferimento agli stessi, si ribadisce quanto già più volte segnalato all’opinione pubblica, e cioè di aver sempre puntualmente dato esecuzione agli ordini predetti”. Lo afferma, in un comunicato stampa, il direttore generale degli Spedali Civili di Brescia, Enzo Belleri. “Laddove è risultato necessario l’Azienda si è limitata a richiedere ai Giudici di indicare in modo preciso le modalità di esecuzione delle ordinanze stesse – si legge nella nota – ciò per la ineludubile necessità di dare alla somministrazione del trattamento Stamina un legittimo fondamento, in relazione al fatto che sono in corso indagini della Magistratura che ravvisano nello stesso possibili illeciti penali. A tale posizione l’Azienda – conclude Belleri – continuerà ad attenersi anche ad esonero di ogni responsabilità propria e dei suoi operatori”. Intanto il vicepresidente di Stamina Foundation, Marino Andolina, ha affermato: “Speriamo di poter effettuare a metà della prossima settimana, dopo il 20 agosto, le infusioni secondo il metodo Stamina alle piccole Celeste e Noemi, entrambe affette da Sma1. Stiamo cercando di organizzarci dal punto di vista tecnico e dal punto di vista degli impegni personali per farle nella stessa data, anche per motivi di convenienza economica. Vorrei ricordare che è tutto a nostro carico e dei volontari. Da lunedì – ha aggiunto il medico – proveremo a risolvere l’ultimo scoglio, quello che riguarda la donazione di cellule per Noemi. La bimba di due anni di Guardiagrele, non essendo mai stata sottoposta ad infusioni a Brescia, non dispone di cellule prelevate ai genitori; tuttavia una famiglia già sottoposta a carotaggio si è offerta via mail, ma gli Spedali hanno chiesto l’autenticazione delle firma” conclude Andolina.
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