Ieri sera, intorno alle 21.00, all’uscita del casello autostradale di Pescara Nord della A/14, nell’ambito di un articolato dispositivo di contrasto al traffico di sostanze stupefacenti che ha visto impegnato il personale della Squadra Mobile di Pescara, della Polizia Stradale e delle Questure di Ascoli Piceno e Teramo, si è proceduto al controllo di una Renault Laguna a bordo della quale viaggiava un pluripregiudicato pescarese di 48 anni, in compagnia del figlio di 10 anni. Sotto il sedile del guidatore, sono stati rinvenuti due panetti di eroina per un peso complessivo di oltre un chilo. Fino all’ultimo, il pregiudicato ha ostentato tranquillità ed indifferenza, confidando nel fatto che la presenza a bordo di un bambino piccolo non avrebbe insospettito le forze dell’ordine. Che il minore sia stato usato senza scrupoli da parte del padre come “copertura” è confermato dalle modalità del trasporto della droga che, nonostante l’elevata quantità, era semplicemente poggiata sul pianale, al contrario di quanto solitamente fanno spacciatori. Infatti, già nel novembre del 2010, la Squadra Mobile di Pescara lo aveva arrestato per la detenzione di oltre due chili di eroina, che vennero trovati occultati nel doppiofondo di un armadio, nella sua villetta in zona Colli, per l’occasione trasformata in una sorta di bunker inaccessibile, protetto da un’alta recinzione metallica e da porte blindate. Il caso verrà segnalato al Tribunale per i Minorenni, anche perché del nucleo familiare fa parte un altro figlio minorenne.
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