Sisma: ancora macerie nei centri storici dei paesi

macerie aquilaMigliaia di metri cubi di macerie ancora abbandonate nelle strade in zona rossa dei Comuni del cratere sismico. Ebbene sì: nonostante dovesse essere uno dei primi problemi da risolvere, quello delle macerie post-sisma è ancora una questione da risolvere. Almeno per quanto riguarda i paesi del cratere che non potranno più avvalersi, probabilmente, dell’aiuto dell’Asm (la Società municipalizzata del Comune dell’Aquila per lo smaltimento dei rifiuti) per la selezione e lo smaltimento delle macerie, come avvenuto sino all’agosto 2012, momento in cui si è conclusa la fase dell’emergenza e si è tornati, con la Legge Barca, all’ordinaria amministrazione. “Colpa della legge che ha stoppato l’emergenza post-sisma senza prevedere una deroga specifica”, spiega Pierluigi Biondi, sindaco del piccolo paese di Villa Sant’Angelo, uno dei più colpiti dal terremoto (già di recente protagonista di una clamorosa forma di protesta, uno sciopero della fame, contro il governo per avere “dimenticato L’Aquila). “Nonostante il sistema messo in piedi insieme al soggetto attuatore, Giuseppe Romano”, aggiunge Biondi, “stesse dando abbondantemente i suoi frutti”. E ora, nelle strade dei centri storici, giacciono rifiuti, come a Villa, dove ce ne sono da smaltire 20mila metri cubi. Si chiamano “rifiuti urbani non altrove classificabili” le macerie derivanti dai crolli del sisma. Fino all’agosto 2012, quando ancora vigeva l’emergenza, venivano gestiti, oltre che dall’Asm, anche dai Vigili del Fuoco e dall’Esercito. Ora dovrebbero essere gestiti dai privati, con un esborso di 3 milioni di euro per l’Uffici speciale per la ricostruzione dei Comuni (fondi però dell’emergenza) e pagando lo scotto di un forte rallentamento. E di ritardi nella ricostruzione. Il passaggio dalla gestione Asm a quella affidata ai privati, non è stato, infatti, normativamente perfezionato. L’impressione è che si navighi a vista, mentre la filiera tecnica e organizzativa avviata durante l’emergenza con il giusto know-how e che funzionava bene, resta letteralmente sprecata, con l’Asm rimasta l’unica azienda ad avere un sito autorizzato a ricevere questo tipo di macerie (quello dell’ex-Teges, in località Pontiglione, alla periferia est della città).

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