La XV Edizione di Pietre che cantano prosegue dopo i primi successi a L’Aquila, Sulmona, Ocre con gli appuntamenti di Rocca di Mezzo. Dopo la suggestiva rilettura dell’Eneide di Marco Baliani alla vigilia di Ferragosto, è ora la volta di due appuntamenti di “divagazione” sul tema “mito e modernità” fil rouge di tutta la stagione. A Rocca di Mezzo, il 18 agosto, alle 21, al Palazzetto Sebastiani, si terràil tradizionale concerto di mezza estate della Orchestra Sinfonica Abruzzese, diretta da Marcello Bufalini, clarinetto solista Calogero Palermo, prima parte dell’Orchestra dell’Opera di Roma. Dando alla serata il sottotitolo Altri Strauss, il festival gioca sulla distinzione che non sempre viene tenuta presente quando si parla di compositori con lo stesso cognome, e cioè, in questo caso, tra Richard Strauss (1864-1949), ultimo esponente della grande tradizione “classica” tedesca, insigne autore di opere e di musica sinfonica, di cui il festival celebra i 150 anni della nascita in altri appuntamenti, e gli altri Strauss, cioè i membri della grande famiglia di compositori che furono i principi delle sale da ballo dell’Ottocento viennese.Valzer, polke e altri balli, magistralmente composti, si guadagnarono poi un posto di riguardo anche nel repertorio sinfonico, e ancora oggi sono amatissimi dal pubblico. Oltre al celebre Kaiserwalzer e altri brani di Johann Strauss II, il concerto, con un programma accattivante e allegro, propone ouverture di Mozart (Nozze di Figaro) Rossini (Italiana in Algeri), e il Secondo Concerto per clarinetto e orchestra di Carl Maria von Weber, eseguito da Calogero Palermo, virtuoso di questo nobile strumento, per il quale Mozart per primo scrisse pagine di intenso lirismo, e cui Weber, primo tra i romantici tedeschi, diede un repertorio di impervia difficoltà esecutiva . Dirige l’Orchestra Sinfonica Abruzzese il romano Marcello Bufalini, che ha frequentemente diretto questi repertori proprio a Vienna e nelle sale da concerto tedesche e austriache.
Il 19 agosto, alle 21, nello spazio allestito a teatro di Palazzetto Sebastiani a Rocca di Mezzo, torna al festival, con lo spettacolo Napoleone magico imperatore, Bustric, artista fiorentino, attore e illusionista, autore di spettacoli in cui la fantasia, il fantastico e la magia trasformano le storie e i personaggi rappresentati in avventure in cui la comicità è forma di sublime poesia. Napoleone magico imperatore è un virtuosistico assolo di Bustric, che in un vortice di travestimenti e trasformazioni nei vari personaggi della vicenda, racconta dall’inedito un punto di vista del mago-prestigiatore, voce narrante della storia, la fantastica carriera di Napoleone, a duecento anni dall’esilio a Isola d’Elba.
Bustric presenta così il suo Napoleone: “Napoleone, simbolo invidiato del potere, ha avuto una popolarità straordinaria; la sua carriera fu folgorante. Sempre spettinato, romantico alla moda, solitario, soldato che sapeva parlare ai soldati, piaceva e piace molto. Rappresenta il rischio, l’avventura e il desiderio senza limiti. Finalmente su di lui vedrete qualcosa di umano, allegramente inventato, ma fedele nella sostanza alla storia. Un magico imperatore, capace di volare, rubare e cantare. Si scoprirà così che ci sono molti punti in comune fra il mago – prestigiatore e l’uomo politico. Entrambi manipolano la realtà per i loro fini. Entrambi mentono e illudono. Entrambi mostrano ciò che più loro conviene, per nascondere ciò che è meglio non vedere”.
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